Juventus-Sassuolo, Allegri: “Out Kean e Bernardeschi ma bisogna vincere”

Allegri

(Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Turno infrasettimanale che mette alla prova anche la Juventus di Massimiliano Allegri. Dopo il pareggio con l’Inter serve una vittoria di carattere contro il Sassuolo. Il tecnico dei bianconeri ha parlato in conferenza stampa per presentare il match di mercoledì alle 18:30 contro il Sassuolo. Tutte le parole di Allegri.

Come arriva la squadra

“Abbiamo recuperato Rabiot e sono fuori Bernardeschi e Kean. Il Sassuolo gioca un calcio molto pulito, hanno giocatori di buona tecnica. Dionisi sta dimostrando di essere un bravo allenatore alla prima esperienza in Serie A. Per noi domani è importante vincere perché altrimenti il punto di Milano non avrebbe senso. Quella di domani è una partita da vincere, non da giocare”.

Kaio Jorge possibile titolare?

“Titolare no, però si è dimostrato un giocatore bravo e di personalità quando è entrato in campo. Si è presentato, poi ha avuto l’infortunio ma ha lavorato bene. Può fare un’ottima carriera, tiene bene botta fisicamente ed è talmente sveglio che conosce bene il calcio”.

Alla sosta dove vorrebbe essere in classifica Massimiliano Allegri?

“Non lo so, vediamo domani. Ci sono partite, come quella con l’Inter, che bisogna giocare e partite che bisogna vincere come quella di domani”.

Il rischio di riportare la Juventus dentro la partita contro il Sassuolo

“Innanzitutto domani è mercoledì e giochiamo ad un orario strano. Veniamo dalla partita con l’Inter davanti a 60mila persone che dà un’adrenalina diversa. Domani è più difficile preparare la partita rispetto a quella con l’Inter. Bisognerà essere compatti, giocare meglio e fare almeno due gol, che non li facciamo da tempo”.

Arthur può sostituire Locatelli?

“A livello di caratteristiche sì, ma possono giocare anche assieme con Arthur più spostato come mezzala di regia. Il centrocampo lo deciderò comunque domattina”.

Sull’attacco: sta diventando un problema?

“Non è un problema. Dybala sta migliorando la condizione, Morata ha fatto 21 gol l’anno scorso, Chiesa 14 o 16. Paulo non c’è stato e quindi quest’anno i suoi gol saranno importanti come ci servono i gol dei centrocampisti. Lavoriamo sulla fase offensiva e su quella difensiva, questo fa parte del lavoro quotidiano”.

La poca produzione offensiva è frutto del fatto che ha voluto sistemare prima quella difensiva?

“Si può dire che la facciamo meglio, non che sia sistemata. È normale che Dybala abbia il gol nel sangue, ma credo che diventi la caratteristica della squadra rimpiazzando i gol di chi ne faceva 30 da solo”.

Dybala parte titolare? A che punto è la sua condizione?

“Gioca Dybala e gioca Chiesa. Gioca anche Perin al posto di Szczesny, poi rientra de Ligt. Paulo è un giocatore con tecnica importante. Anche Kulusevski l’altra sera a Milano ha fatto una buona gara per i primi 60 minuti ,doveva fare quella partita. Ha messo una bella palla in mezzo; vedo una crescita generale da parte di tutti, sia fisica che mentale. Questo mi permette di fare dei cambi, perché la squadra li subisce meno. Ci sono buone prospettive per il futuro. Domani però bisogna vincere, da lì non si scappa”.

Allegri si rivede in Dionisi?

“Lui ha fatto molto bene a Empoli vincendo un campionato. Per lui quello è un valore aggiunto perché vincere non è semplice. Anche col Sassuolo sta facendo bene, con concetti diversi, ma li fa giocare bene”.

Chiesa va ancora definito come giocatore?

“Federico è un giocatore di livello internazionale, ma ha un dispendio di energie alto. Aveva giocato tante partite, domenica avevo letto la partita per i primi 60 minuti in un certo modo. Ho sbagliato a mettere Kulusevski su Brozovic. Chiesa non è andato in panchina per demerito, ho solo letto la partita in una certa maniera. Federico è un punto fermo della Nazionale e della Juventus. Se giocano sempre gli stessi a gennaio li butto via, servono altri 20 giocatori, sono dei ragazzi, non motorini. Ogni tanto vanno lasciati a riposo, non è tanto una questione fisica ma mentale. Se riesco a gestire bene la rosa arriviamo in fondo”.

Sulla gara con l’Inter

“Con l’Inter abbiamo fatto una buona partita, loro sono i favoriti per lo scudetto anche se Inzaghi può dire il contrario. Abbiamo giocato meglio che a Zenit secondo me, poi il calcio è opinabile. Con l’Inter secondo me s’è fatta una buona gara, tutto dipende dal valore dell’avversario. Non c’è niente di uguale nella vita. Il calcio è bello perché è tutto opinabile. Dopo, non prima”.

Si può giocare con Dybala, Morata, Chiesa e Cuadrado assieme?

“Certo, possono giocare anche tutti insieme, si può tutto”.