Juventus, senti Tevez: “Allegri? Vi dico cosa penso di lui”

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Juventus, senti Tevez: "Allegri? Vi dico cosa penso di lui" (Photo by Getty Images - calcioinpillole.com)

L’ex attaccante della Juventus, Carlitos Tevez, ha rilasciato alcune dichiarazioni in un’intervista proprio sul club bianconero. Tra i vari argomenti trattati, l’argentino si è soffermato anche su Massimiliano Allegri.

Con 1-0 conquistato contro la Fiorentina, la Juventus di Massimiliano Allegri è tornata a vincere in campionato. Per i bianconeri però non c’è tempo di festeggiare. Sabato pomeriggio infatti ci sarà da affrontare i rivali del Torino di Ivan Juric nel derby della Mole. Protagonista negli scontri passati contro i granata è stato Carlitos Tevez, ex attaccante della Vecchia Signora. In un’intervista rilasciata ai taccuini de La Gazzetta dello Sport, l’ex calciatore argentino ha ha parlato proprio del suo periodo in Italia. Sono stati vari gli argomenti trattati: da Antonio al periodo sotto la guida del tecnico toscano.

Carlitos Tevez si esprime così sul proprio modo di avere il calcio, con un occhio di riguardo per Conte: “Sono passionale, uno che ci mette l’anima tutti i giorni. Giochiamo un calcio dinamico: pressing alto e grande attenzione alla fase offensiva. Coi miei giocatori sono un martello, ho avuto grandi maestri…Mi ispiro a Conte per la passione e l’ossessione per la vittoria, da Bielsa ho preso l’attenzione ai dettagli e da Ferguson mi porto la grande calma nella gestione del gruppo. Ma di bravi ne ho avuti tanti, penso a Mancini e Allegri. Se ne devo dire uno però, scelgo Antonio“.

Su un retroscena di Conte: “Me ne viene in mente uno che fotografa alla perfezione il personaggio: lottavamo per lo scudetto con la Roma, io ero in Argentina per un problema familiare e non potevo allenarmi. Avremmo giocato coi giallorossi nel fine settimana. Prima mi disse di stare tranquillo, 3 giorni dopo mi chiese di tornare perché dovevamo vincere a tutti costi e mi voleva in campo. Per lui esisteva solo la vittoria“.

Juventus, Tevez: “Milan? Ecco com’è andata”

Tevez continua l’intervista alla Rosea, spaziando da Allegri al mancato trasferimento al Milan. “Max è diverso, è più tranquillo. Questo non vuol dire che non sia un vincente o che non abbia mentalità. Basta vedere come si rialza da ogni momento difficile. Tutto grazie alla gestione e all’empatia che sa creare con il gruppo. È più calmo nelle situazioni, ma gli va dietro tutto lo spogliatoi. La squadra ora è terza e credo non abbia i mezzi per fare di più. Siamo abituati a vedere la Juve vincere quindi ci sorprendiamo se non lo fa per qualche anno. Seguo molto la A e penso che l’Inter sia superiore e ci sia tanta distanza tra i due club. Allegri sa tirare fuori il meglio della squadra soprattutto nelle difficoltà. Anche con noi all’inizio era stato così. Poi dipenderà da cosa cerca la società“.

Su un possibile ritorno in Italia: “L’Italia è nel mio cuore. Mi piacerebbe tanto, magari da allenatore. La A è uno dei migliori campionati al mondo e penso di dover crescere per meritarmela Nuovo Tevez? Non esiste… Non ho trovato nessuno che mi assomigli, non tanto dal punto di vista tecnico, quanto da quello del sacrificio e dell’agonismo. Io mettevo il cuore in campo, davo tutto me stesso. Ora credo che questo si sia un po’ perso, non solo in Italia ma in Europa in generale“.

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Juventus, senti Tevez: “Allegri? Vi dico cosa penso di lui” (Photo by Getty Images – calcioinpillole.com)

Sul connazionale Lautaro Martinez: “Lautaro è dominante, fa la differenza. Poi se hai un attaccante che segna così tanto hai già una mano sullo scudetto. L’Inter è completa, ma lui è un incredibile valore aggiunto“.

L’argentino ricorda la maglia numero 10, presa poi da Pogba: “Ricordo la cavalcata che ci portò alla finale. Poi tante cose, dagli allenamenti di Conte alla maglia numero 10. Una divisa storica. Sono contento che poi l’abbia presa Pogba, un amico oltre che un campione. Siamo molto legati e lui sa che ha tutto il mio supporto. Ma credo siano cose personali e io non sono il tipo che si mette in mezzo. Ma per lui ci sono e ci sarò sempre“.

L’ex Juventus chiude con il Milan: “Dovevo andare al Milan, ma non dipese né da me né da Galliani. C’è sempre stata stima e molto rispetto. Poi ogni volta che giocavo col Milan facevo benissimo. La Juve si mosse bene, un po’ anche in segreto e riuscì a prendermi. Chissà però che le strade col Milan non si possano incrociare di nuovo. Magari da tecnico…“.