Kim: «Il soprannome ‘mostro’ mi piace molto. Riassume le mie qualità di difensore»

Kim

(Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)

Oggi Kim affronterà il compagno di squadra Olivera al Mondiale in Qatar. Alle 14 è in programma Uruguay-Corea del Sud. Il difensore del Napoli ha parlato della partita di oggi e del suo passato in Nazionale al Guardian. E’ stato convocato per la prima volta nella squadra under 17 della Corea del Sud nel 2012, ma per raggiungere la squadra ha dovuto fare un lungo viaggio fino al centro di calcio nazionale di Paju, dall’altra parte del Paese. Il Guardian racconta:

“Alcuni dei suoi compagni di squadra avrebbero viaggiato la sera prima e altri la mattina dell’incontro. È stato più difficile per Kim. I suoi genitori lavoravano 24 ore su 24 per gestire un piccolo ristorante di sushi a Tongyeong e portarlo a nord in orario sarebbe stata sempre una sfida.  Avrebbe combinato l’accompagnamento di Kim con un viaggio d’affari nel Mare Orientale e avrebbero preso il camion per il trasporto del pesce del ristorante. Significava partire nel cuore della notte perché la velocità massima del camion non era niente di entusiasmante e il viaggio sarebbe durato sette ore. Ma ce l’hanno fatta”

Kim
(Photo by JUNG YEON-JE/AFP via Getty Images)

Le parole di Kim

“Il camion era davvero molto grande, circa 15-20 tonnellate. Aveva un serbatoio d’acqua dove potevano mettere il pesce fresco. Ricordo il giorno così chiaramente perché l’eccitazione era enorme. Mi è dispiaciuto solo che mio padre sia poi dovuto andare in un’altra città per portare del pesce. Era la mia prima convocazione in Nazionale, ero molto giovane ed ero un po’ timido e mi vergognavo ad arrivare così. Gli altri ragazzi sono arrivati ​​con macchine normali. Ma è stata una storia molto bella per me. Sono vicino a mio padre e questi sono i momenti che mi hanno reso quello che sono”.

Kim
(Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)

Il soprannome al Napoli

“Mi piace molto il soprannome mostro. Riassume i miei attributi positivi come difensore”.