Krzysztof Piatek: la crisi del pistolero dalle polveri bagnate

Qualcuno di voi, probabilmente, si starà chiedendo che fine abbia fatto Krzysztof Piatek, ex bomber polacco che tanto aveva fatto gioire a suon di gol tutti i tifosi genoani soltanto pochi anni fa.

Immaginiamo per un attimo di trovarci nella scena finale di un epico film western, dove come sempre l’epilogo è un duello tra i due protagonisti sotto un cocente sole di mezzogiorno. Immaginiamo ancora per un po’ la scena ma pensate a un colpo di scena sensazionale: uno dei due mettendo mano alla fondina del cinturone non trova la pistola o, peggio ancora, nel trovarla si rende conto che è scarica prima di sparare.

Ecco, se volete dare un volto al povero pistolero sfortunato non dovete fare troppi viaggi con la fantasia: vi basterà associarlo a quello del bomber (?) polacco Krzysztof Piatek.

Abbiamo un po’ calcato la mano e romanzato il concetto ma la realtà dei fatti è proprio questa; Piatek non segna più ed è diventato quasi un peso anche per la sua nuova squadra, cioè l’Hertha Berlino. Il club della capitale ha sborsato la cifra più alta della sua storia per assicurarsi le prestazioni dell’attaccante polacco dal Milan, pagandolo ben 24 milioni.

L’allora allenatore Jurgen Klinsmann era entusiasta dell’acquisto che avrebbe avuto, a suo dire, un impatto importante sia per la squadra che per la società.

Il primo periodo del numero 9 polacco aveva fatto ben sperare i tifosi ed il club che tanto aveva investito su di lui: In 16 partite totali giocate erano arrivati 5 gol e considerando il fatto che aveva cambiato campionato a stagione in corso tutto sommato non si trattava di un ruolino di marcia da buttare via.

Dopo la sosta per la pandemia, sulla panchina dell’Herta si è seduto Bruno Labbadia e da lì sono cominciati i veri problemi per Piatek. Sotto la guida dell’allenatore italo-tedesco, infatti, le presenze da titolare nella prima stagione sono state solo 6 ed addirittura in un caso è stato mestamente sostituito già dopo la fine del primo tempo.

La stagione in corso è ancora più problematica: il suo utilizzo nelle prime giornate è andato sempre a scendere, passando dai 61 minuti giocati nella prima gara di campionato ai 6 della quinta, con zero gol segnati e la squadra che dopo la prima vittoria ha collezionato ben 4 sconfitte.

Attualmente, a causa anche dello stop forzato a cui si è sottoposto Piatek dopo la sosta per le nazionali a causa della quarantena preventiva, l’attaccante titolare dell’Herta Berlino è Jhon Córdoba; il colombiano acquistato questa estate per 15 milioni di euro ha già segnato 3 gol in questo primo scorcio di campionato.

Le cose, quindi, si fanno sempre più complicate per l’ex Genoa che proprio in maglia rossoblu aveva dimostrato di essere un vero rapace dell’area di rigore e che invece ora sembra aver smarrito qualsiasi “istinto omicida” sotto rete.

A Krzysztof Piatek non resta che ri-convincere il suo allenatore ed il club che ha investito tanto su di lui. L’unico modo possibile è farlo a suon di gol, sfruttando al massimo le poche possibilità che finora gli si sono presentate magari tornando ad essere il pistolero che tutti conoscevamo e che possa vincere, finalmente, questo duello che lo vede protagonista contro un avversario che altri non è se non egli stesso.