Serie A

Fiorentina, Italiano: “Domani in dubbio Torreira, Piatek è in vantaggio su Cabral”

Domani alle 20:45 la Fiorentina di Vincenzo Italiano affronterà il Sassuolo di Alessio Dionisi in una trasferta che può essere insidiosa, contro una formazione molto simile alla Viola, per stessa ammissione del tecnico del club fiorentino.

Fiorentina, le dichiarazioni di Italiano alla vigilia del match con il Sassuolo

Sulla partita d’andata con il Sassuolo: E’ stata una rimonta fantastica, se non fossimo rimasti in dieci per l’espulsione di Biraghi avremmo potuto creare qualche difficoltà. Parlando di novità di formazione, ho visto una squadra nel secondo tempo con il fuoco degli occhi, un ardore che mi ha impressionato, lo vorrei sempre in ogni partita, è un percorso difficile ma ci si può arrivare.

Su Torreira: “Ha preso una brutta botta contro l’Atalanta, ha lavorato a parte, ora abbiamo impegni ravvicinati e vedremo come gestire le forze. Dobbiamo sempre entrare in campo con i titolari in grandissima condizione. Centellineremo alcuni a livello fisico”.

Cosa manca a Ikoné e Cabral per essere titolari: “Abbiamo avuto necessità di inserire velocemente il terminale offensivo ed è arrivato Piatek 20 giorni prima di Cabral. E’ in grandissimo vantaggio perché conosceva tutto della lingua, della categoria, degli avversari, dell’intensità e ritmo e pericolosità. E’ stato bravo a sfruttare questa conoscenza ed è in vantaggio su Cabral. Arthur sta lavorando benissimo, ha un compagno davanti che fa gol, ma ci sarà tempo per tutti. Appena si ambienta totalmente sono convinto che farà vedere il suo valore”.

Ikoné arriva in un reparto in cui i suoi compagni stanno facendo bene e sono avanti di 7 mesi per quanto riguarada il lavoro. E’ forte nell’uno contro uno, ha esperienza ed è funzionale al 100% per noi. Ci vuole calma, non va messa alcuna fretta soprattutto quando non c’è bisogno. Ha giocato anche dall’inizio, ha fatto degli assist e a Napoli ha fatto una buona gara. Sanno dove sono arrivati e quando avranno la possibilità la sfrutteranno al meglio perché sono giocatori di qualità”.

Sugli esterni, Gonzalez e Sottil: “E’ successo poche volte quest’anno ed in carriera di non sostituire gli esterni. Si spendono tante energie, ma strategicamente avere gente fresca in mezzo al campo ha dato l’opportunità di cedere meno all’Atalanta per non fargli prendere il pallino del gioco. In quella partita ho pensato fosse importante togliere certezze all’avversario, poi per me gli attaccanti esterni devono sempre dare al massimo senza mai gestirsi, quindi devono essere tanti e dalle qualità elevate. Stanno dimostrando di poter avere più minutaggio rispetto ai compagni.

Sui portieri dopo la prestazione di Dragowski: “Non è un problema, è qualcosa che si risolve facilmente. Ci aggiungo anche Rosati al duo, avete visto tutti quello che è successo tra infortuni e Terracciano che ha saputo sfruttare l’occasione. E’ qualcosa a cui non ho ancora pensato, ci sono due partite ravvicinate e dobbiamo cercare di non sbagliare sotto l’aspetto fisico, mentale e su chi sta meglio e garantire la prestazione. Mancano meno di tre mesi e dobbiamo farli in apnea, tutti a remare dalla stessa parte ed andare avanti per noi, la città, la società e la Fiorentina. Dobbiamo terminare bene la stagione”.

Sulla ‘sfida del bel gioco’ con il Sassuolo: “In Italia tutte le squadre propongono calcio, chi con idee diverse ma sempre con funzionalità e organizzazione. A livello tattico tutte hanno cose da dire, ogni domenica ci sono difficoltà enormi. Noi ed il Sassuolo ci somigliamo, sfruttiamo tutto quello che propone una partita di calcio e cerchiamo di arrivare al risultato tramite qualcosa di costruito e organizzato. Sono anni che dimostrano questo e continuano a farlo, noi stiamo costruendo e crescendo, con alti e bassi che farei a meno di affrontare ma penso sia un percorso normale e giusto. Sta a noi cercare di essere perfetti”.

Sui rigoristi: “Bisogna cercare di sfruttare dal momento in cui viene fischiato un calcio di rigore a favore che è un’opportunità enorme e chi va sul dischetto deve essere concentrato e convinto di fare gol. Non voglio scenate, l’unica cosa che chiedo è quello di farlo tirare a chi se la sente. Mi auguro di non tornare più a discuterne, perché è fiato sprecato.

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Published by
Andrea Tommassini