La crisi economica delle big europee: perso oltre un miliardo

Nuova Champions League

(Photo by Michael Regan/Getty Images)

Il Covid ha messo a dura prova il mondo a cui ognuno era abituato. Ingenti danni sanitari, seguiti dai disastri finanziari dell’economia pubblica, trainata dalle imprese. Il Covid non ha guardato in faccia nessuno, men che meno il mondo del pallone. Nell’edizione odierna de Il Sole 24 Ore, viene mostrata un’anticipazione del rapporto stilato da Kpmg Football Benchmark, denominato “The European Champions Report 2021”. Stando a quanto riporta la nota testata economica, i primi numeri analizzati dalla citata piattaforma fanno emergere una perdita di 1 miliardo e 15 milioni, considerando i bilanci chiusi al 30 giugno 2020. La perdita aggregata, si fonda su un campione di 20 club di nove campionati europei che fanno emergere la gravità della crisi. Oltre ai mancati incassi, dovuti agli stadi chiusi, l’analisi mette in evidenza i minori affari sul calciomercato che, inevitabilmente, hanno portato ad una svalutazione degli atleti.

Bayern Monaco e Real Madrid quelle che hanno retto di più. Benfica top. Milan e Roma le peggiori.

Il Bayern Monaco, vincitore della Champions League, riesce ad “assorbire” la crisi meglio di chiunque in Europa. I bavaresi, infatti, chiudono l’esercizio 2019/20 con un risultato netto di 5,9 milioni, riuscendo a contenere la “contrazione” dei ricavi solo del 2,9%. Spicca anche il Real Madrid che chiude con un utile di 680 mila euro, differentemente dai rivali del Barcellona, i peggiori in Liga con una perdita di 97 milioni di euro. Sorprende il Benfica che, tra i club europei, fa registrare l’utile più alto: +41,7 milioni di euro. Purtroppo, a chiudere la graduatoria ci sono due club italiani: Milan e Roma. Il club rossonero, inserito in un percorso di risanamento già pre-crisi pandemica, chiudono l’esercizio 2019/20 con una perdita monstre di 194,6 milioni di euro. Va ancora peggio ai giallorossi, che al 30 giugno 2020, hanno registrato un rosso di 204 milioni di euro. In Italia, senz’altro, è la Juventus quella che se la “cava” meglio. I bianconeri subiscono una riduzione del 13,4% dei ricavi operativi, appesantendo la perdita (rispetto all’anno precedente, ndr) di circa 50 milioni di euro. I bianconeri passano dal -39,9 dell’esericizio 2018/19, al – 89,7 dell’ultimo bilancio.