La Roma di Fonseca è tornata una grande squadra

(Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

In questa stagione anomala con tante squadre riunite in pochi punti non poteva mancare anche la Roma di Fonseca. I giallorossi stanno stupendo con risultati e bel gioco e nonostante i tanti infortuni subiti sono caduti solo contro il Napoli in trasferta. La vittoria di ieri sera contro il Torino ha portato la Roma al terzo posto con 24 punti insieme alla Juventus. Sarebbero 25, ma la sconfitta a tavolino contro il Verona ha tolto il punto ottenuto in campo.

Ad inizio campionato con la nuova proprietà e prestazioni non esaltanti si parlava addirittura di esonero per Fonseca. Il tecnico portoghese, però, non si è lasciato trascinare nel caos societario e ha lavorato nonostante le difficoltà. Ha confermato il modulo del finale della scorsa stagione e i risultati gli stanno dando ragione. Il 3421 permette alla Roma di sfruttare tutto il suo potenziale offensivo, ma anche quello difensivo con Smalling, Mancini e Ibanez/Kumbulla che, recuperati, stanno tornando determinanti. In attacco è clamorosa la stagione che sta facendo Mkhitaryan, bollato l’anno scorso come giocatore finito. L’armeno ha segnato 7 gol e fortito 5 assist in 12 giornate, un tamburo battente che permette di non essere Dzeko-dipendenti.

La Roma, però, ha ritrovato altri giocatori oltre all’armeno. Spinazzola sta diventando determinante sulla fascia sinistra ed è probabilmente il più continuo da inizio stagione. Ma anche Karsdorp sta diventando una risorsa importante sulla fascia destra. L’olandese non si era mai ambientato a Roma tra infortuni seri e prestazioni negative, ma con il nuovo modulo e una condizione fisica ottimale sta rendendo molto bene. Fonseca sta dando spazio anche al giovane Villar che con carattere si presta come alternativa di livello in un centrocampo forse un po’ corto. Nella mediana il leader è Veretout, non solo rigorista. Il francese ha segnato 6 gol in campionato, 4 su rigore, ma è utile sia in attacco che in difesa.

Nel reparto difensivo i giallorossi si sono ritrovati spesso in difficoltà tra Covid ed infortuni. Smalling sta recuperando la condizione fisica dopo aver saltato parecchie partite, Mancini e Kumbulla hanno avuto i loro problemi. Per questo Cristante è stato spesso abbassato e ha offerto un buon rendimento. La grande scoperta e conferma dopo un finale di stagione positivo è il giovane Ibanez, ormai diventato insostituibile.

La Roma ha ritrovato quella compattezza e quel gioco che mancavano da anni. Se si considera che Dzeko e Pedro possono rendere ancora di più e che la squadra avrà due mesi per concentrarsi solo sul campionato ci si può aspettare un grande percorso per la Roma di Fonseca.