La Serie A al ballo delle incertezze

Il ballo delle incertezze

foto Daniele Buffa/Image

Tra ingenui sognatori, strenuanti difensori di un calcio più o meno propenso a favole di vecchio stampo e cinici rivoluzionari convinti che il business sia diventato così grande dal passare ad essere un lussuoso gioco per pochi, si incunea la Super League. La nuova competizione elitaria europea ha già diviso i tifosi: tra chi pensa che questa formula uccida ciò che resta di uno sport e chi invece crede nella necessaria evoluzione di uno show che ha bisogno periodicamente di rinnovarsi per continuare a vivere. Sono le due facce di un mondo che vive tra spettacolo e sport, tra i campi da gioco e le scrivanie, tra gli stadi e le tv. Ah già, ed in tutto questo c’è la Serie A che stasera inizia il suo turno infrasettimanale. La Super League non ha ancora preso forma eppure ha già ferito a sangue il campionato italiano che sembra passare inosservato agli occhi distratti di tifosi senza più un futuro. E se la Serie A fosse un ballo, adesso sarebbe il ballo delle incertezze.

L’incertezza delle prime quattro

Il primo dubbio insito nella nuova Super League è quello della partecipazione di Juventus, Inter e Milan alla Serie A. I tre club hanno assicurato la loro volontà di continuare a partecipare al campionato italiano, ma c’è già chi vota per la loro eliminazione dai tornei, mentre Uefa e Fifa minacciano l’esclusione da tutte le competizioni nazionali ed internazionali dei club fondatori della Super League. Insomma, prima incertezza: il prossimo anno Inter, Milan e Juventus faranno ancora parte della Serie A? E addirittura: questi tre club arriveranno a fine campionato? Il ballo delle incertezze della Serie A ha il suo ritornello in queste domande.

Vero è che in Italia siamo abituati a far terminare ogni diatriba in tarallucci e vino, ma quando si incrociano interessi, avvocati e tribunali di diversi paesi, difficilmente si finisce con un sorriso ed una pacca sulla spalla. La speranza è che prevalga il buon senso e che si giunga ad un compromesso tra le parti, ma intanto la Serie A va avanti senza certezze e la trentaduesima giornata rischia di passare inosservata quando fino all’altro ieri si preannunciavano dieci partite fondamentali per il futuro della stagione. Senza Inter, Milan e Juventus, la classifica delle prime posizioni sarebbe completamente rivoluzionata con Lazio, Atalanta e Napoli che si ritroverebbero a lottare per uno Scudetto spuntato. In quarta posizione la Roma, che si ritroverebbe in una Champions League che di Champions avrebbe ben poco. Sassuolo e Verona, invece, lotterebbero per una qualificazione ad un’Europa League sempre meno interessante. Se la Super League è un torneo esclusivo con accesso a pochi club, il ballo delle incertezze è aperto a tutti.

Incertezza anche in coda

Non solo le prime quattro, al ballo delle incertezze sono invitate anche le ultime in classifica in Serie A. Cosa sarà delle retrocessioni se Inter, Juventus e Milan fossero escluse dal prossimo campionato italiano? Uefa e Fifa invitano a penalizzare le squadre fondatrici della Super League ponendole agli ultimi posti in classifica con zero punti. In Italia, dunque, Crotone, Parma e Cagliari sarebbero clamorosamente salve con il Torino libero da ogni preoccupazione. Nel dubbio, la Fiorentina questa sera affronterà il Verona con soli cinque punti di vantaggio sul Cagliari terzultimo. Verona che, dal canto suo, ha bisogno di difendere il nono posto che, chissà, magari può trasformarsi improvvisamente in un posto utile per una competizione Uefa, semmai Uefa ci sarà ancora.

Nel ballo delle incertezze, stasera in un Bentegodi vuoto si esibiscono Verona e Fiorentina. Per quali obiettivi non è dato sapersi.