Dopo due anni di chiusure e di limitazioni, questa stagione ha sancito la riapertura totale degli stadi e gli spettatori della Serie A non si sono fatti attendere. Una vera e propria marea umana che, giornata dopo giornata, ha riempito gli impianti. A primeggiare è, ovviamente, lo stadio più capiente d’Italia: il Meazza. Milan e Inter dominano la classifica dopo il record di abbonati in estate. Prevalgono di poco i rossoneri che, però, hanno giocato tre big match in casa e solo uno in trasferta. I nerazzurri, infatti, hanno ospitato solo la Roma tra le mure amiche. L’entusiasmo generale ha portato a numeri di media che in precedenza si vedevano solo per partite di cartello. Il rinnovato interesse, sicuramente, è merito dei buonissimi risultati delle milanesi negli ultimi tre anni e della lotta in classifica che coinvolge molte più squadre. Un dato curioso è la crescita del Napoli che aveva esordito male nella campagna abbonamenti, ma che ora sta via via portando sempre più spettatori al Maradona complice il grande percorso in Serie A e in Champions League.
Come anticipato, dominano il Milan con 72857 (dati Stadiapostcards) e l’Inter con 72541. Se si considera che la capienza attuale non raggiunge i 76mila posti, si può capire quanto i tifosi partecipino alle partite delle milanesi indipendentemente dagli orari. Al terzo posto, invece, c’è la Roma con 61419. I giallorossi sono spinti in massa dal successo europeo, dalla presenza di Mourinho e da un mercato che ha portato soprattutto Paulo Dybala. I primi cinque posti sono completati dalla Lazio con 44071 e dal Napoli con 39280. In fondo alla classifica ci sono lo Spezia con 8533, unica sotto i 10mila, l’Empoli con 10478 e il Monza con 11504.
La partita con più pubblico è stata Milan-Juventus con 75530 spettatori, poco sopra Milan-Inter con 75475 e Inter-Salernitana con lo stesso numero di presenti. Quella, invece, con minor pubblico: Monza-Udinese con 9955 tifosi al Brianteo.
Se si considera, però, il rapporto tra la media degli spettatori e la capienza dello stadio, la classifica varia notevolmente: