La UEFA squalifica a vita il capo ufficio stampa del Qarabag

(Photo by FABRICE COFFRINI/AFP via Getty Images)

Squalifica a vita. Questa la decisione della UEFA nei confronti del capo ufficio stampa del Qarabag, Nurlan Ibrahimov. La decisione del massimo organo del calcio europeo è stata presa a seguito di alcuni commenti dell’uomo postati sui social. A seguito dei conflitti della regione del Caucaso, Nagorno Karabakh, contesa tra Azerbaigian e Armenia. Ibrahimov, infatti, aveva postato alcuni commenti contro l’Armenia e il suo popolo.

Dobbiamo uccidere gli armeni. Un bambino, una donna, un vecchio: non importa, devi uccidere. Nessuna pietà, nessuna compassione. Se non uccidiamo, uccideranno noi ei nostri figli. Qualunque cosa accada, lo fanno da 120 anni. È necessario ripristinare il “Difai”, anche creare una squadra di assassini”. Queste le indecenti ed inaccettabili frasi di Ibrahimov. E poi ancora:

Dobbiamo uccidere in modo che non osino colpire Barda, Ganja e gli altri nostri territori. Devono sapere che se uno di noi viene ucciso, noi ne uccideremo 100. Dobbiamo uccidere. Che nessuno mi parli di misericordia, di non essere come loro. Il fuoco di un genitore che ha seppellito un bambino a Ganja o Barda non può essere spento confrontandolo con il loro dolore. Tutte le persone devono essere uccise. Tutte, fino all’ultimo”.

A seguito di tutto ciò era stata aperta un’indagine disciplinare da parte della UEFA, condotta da un ispettore. Oggi, l’Organo di Controllo, Etica e Disciplina (CEDB) della UEFA ha deciso di squalificare a vita Nurlan Ibrahimov e di multare di 100.000 euro la società azera.