LaLiga ai blocchi di partenza: cosa aspettarsi

Oggi pomeriggio è in programma la prima giornata dell’edizione 2020-21 di Liga. Ad aprire il campionato sarà, alle ore 16 italiane, Eibar-Celta Vigo.

Il periodo storico in cui ci troviamo non consente di sperare in grandi colpi di mercato e, nello specifico, il campionato spagnolo per ora non disattende le previsioni di basso profilo. Per questo gli equilibri rimarranno grossomodo inalterati rispetto allo scorso anno e le lotte per il titolo, per l’Europa, per la permanenza e la retrocessione si tingono di colori tutto sommato prevedibili.

LaLiga
La scorsa stagione, a contendersi il primato in classifica sono state le due regine indiscusse del calcio spagnolo: Real Madrid e Barcellona, arrivate alla fine della corsa separate da cinque lunghezze.
I Blancos nel corso dell’estate hanno avviato una vera e propria rivoluzione, consistente nello sfoltimento di una rosa sovrappopolata e nell’assenza di acquisti. Hakimi, James Rodríguez, Ceballos e Brahim Diaz sono i nomi più altisonanti che hanno lasciato la casacca blanca in questa sessione di calciomercato.

I Blaugrana sono stati attraversati dal vero e proprio terremoto Messi e abbattuti dalla sonante sconfitta ai quarti di Champions League per 8-2 contro i futuri Campioni del Bayern, ma stanno ricomponendo le fratture. Forti della nuova guida di Ronald Koeman, hanno saputo trovare un equilibrio tra cessioni, arrivi e permanenze. Sono giunti alla Ciutat Esportiva Joan Gamper calciatori del livello di Pjanić e Trincão; è partito Rakitić e a breve lo imiteranno Suárez e Vidal; resta Coutinho.

Saranno sicuramente ancora loro due a giocarsi il titolo di Spagna, probabilmente con un altro testa-a-testa come lo scorso campionato.


Europa
Il percorso per l’Europa vede sicuramente il Siviglia come la principale pretendente. Nonostante abbia perso due pedine importanti come Banega e Reguilón, ha accolto innesti del calibro di Rakitić e Óscar Rodríguez. Laureatasi Campione della “piccola” Europa solo tre settimane fa, la squadra di Lopetegui è la prima del secondo blocco di questa Liga.

L’altra che si farà valere nella corsa all’Europa è l’Atlético Madrid. Anche il suo mercato non è stato dei più movimentati, ma il ritorno di Carrasco e l’arrivo del portiere Ivo Grbić hanno portato entusiasmo e novità. Forti di un terzo posto raggiunto lo scorso anno, a pari punti proprio con il Siviglia, i Colchoneros hanno tutte le carte in regola per riconfermarsi.

Alle loro spalle possiamo senz’altro ipotizzare Villarreal e Real Sociedad. I valenciani si sono rinforzati con gli ingressi sulla linea mediana di Dani Parejo e Francis Coquelin, mentre la squadra basca ha messo a segno il colpaccio David Silva.

È impossibile non includere, poi, il Getafe che, da quando è tornato nel massimo campionato spagnolo nella stagione 2017-18, non è mai sceso al di sotto dell’ottava posizione. Con un calciomercato improntato alla giovane età che ha portato Cucurella, Ünal, Chucho Hernández, Poveda e Palaversa, ha buone possibilità di tenere la scia delle sue concorrenti.

Una menzione la merita sicuramente l’Osasuna. Capace di centrare la scorsa stagione il decimo posto da neopromosso, è verosimile pensare che possa quantomeno avvicinarsi all’ingresso europeo. La campagna acquisti è stata finora senza nomi di spicco, ma ha fatto arrivare giocatori d’esperienza in ogni zona del campo.

Un discorso a parte va fatto per il Valencia. In forte crisi economica, non solo ha rischiato di non potersi iscrivere al campionato ma ha anche annunciato l’impossibilità di pagare regolarmente gli stipendi ai suoi calciatori, ai quali ha proposto delle cambiali. Dagli atleti è arrivato un secco rifiuto e quindi è cominciato il valzer delle cessioni: Ferrán Torres, Rodrigo Moreno, Dani Parejo, Francis Coquelin, Cristiano Piccini sono solo alcune delle operazioni in uscita che i Blanquinegres hanno concluso in questa finestra di mercato. Gli arrivi, come prevedibile, sono stati invece nulli. Reduce da un nono posto lo scorso campionato, con queste premesse difficilmente potrà riconfermarsi entro le prime dieci.


Salvezza
Nella lotta per non retrocedere entrano, a pieno diritto, innanzitutto le tre neopromosse: Elche, Huesca e Cadice.

A dar loro battaglia annoveriamo sicuramente il Betis, finito quindicesimo la scorsa stagione. Rinforzatosi con tre colpi a parametro zero come Martin Montoya, Claudio Bravo e Victor Ruiz, dall’altro fronte – quello delle uscite – non ha perso elementi importanti.

Altre due compagini fortemente indiziate per la lotta salvezza sono il Celta Vigo e l’Alavés, entrambe prive di rinforzi importanti che possano far presupporre un salto di qualità.