Lautaro Martinez: “Rinnovo con l’Inter, qui giochiamo per la vittoria”

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(Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

L’uomo chiave dell’Inter, colui che sta facendo sognare tutti i tifosi nerazzurri: Lautaro Martinez. Insieme a Lukaku, è riuscito a trascinare la squadra nerazzurra in vetta ed a portarsi a +4 sul Milan dopo la vittoria nel derby per 3-0. 23 presenze condite con 13 gol e 6 assist: quando c’è lui in campo, l’Inter diverte.


Intervistato in esclusiva alla Gazzetta dello Sport, ha annunciato che rinnoverà con i nerazzurri e che è pronto a farsi un tatuaggio in caso di scudetto.

L’intervista a Lautaro Martinez

LO SCUDETTO – “Favoriti? Non è una parola che mi piace. Ma certo, questo primo posto regala sensazioni positive, mai mi era capitato con un distacco simile sulla seconda. Fa piacere, perché non è casuale ma il frutto di quanto facciamo con il nostro allenatore. Come dice lui: lavoriamo per portare e lasciare un giorno l’Inter nel posto più in alto possibile”.

IL PATTO – “Si è parlato del patto che abbiamo fatto, noi e l’allenatore. Molto semplice: essere usciti dalla Champions ci ha fatto molto male. E allora ad Appiano ci siamo detti che da lì in avanti sarebbe rimasto un solo obiettivo, lo scudetto. A maggior ragione, poi, dopo aver perso pure la Coppa Italia. Conte ci ha detto di stare attenti a tutto, ai particolari. Intendeva dentro e fuori dal campo: è così che si vince. E questa frase ce la ripetiamo ogni giorno nello spogliatoio: è il nostro comandamento. Noi giochiamo per la vittoria, lavoriamo per questo, è il nostro traguardo. La nostra qualità è saper cambiare, saper adattarsi. Giochiamo in un modo con la Juve, in un altro con la Lazio, in un altro ancora con Milan: proviamo a prenderci il nostro vantaggio contro qualsiasi squadra dopo averla studiata al video”.

LA PROMESSA – “Farei un tatuaggio per il mio primo trofeo”.

L’INTERESSE DEL BARCELLONA E IL RINNOVO CON L’INTER – “È vero, si stava lavorando con il Barcellona, la strada era quella, poi non so dirti quanto sono arrivato vicino a quel club. Ma con Conte fui molto chiaro. Gli dissi: “La mia testa è qui, è una promessa, non mi faccio condizionare”. Ma tanto ora è il passato, rinnovo con l’Inter. Quando l’annuncio? Non so, troveranno il momento per l’ufficialità, io intanto gioco. Ma il mio futuro è qui, mi vedo a Milano per lungo tempo, di questa città mi piace tutto: il cibo, il rapporto con i tifosi, la squadra, solo sensazioni positive”.

IL GIOCO DI CONTE – “Nella fase di non possesso palla, ho imparato a riconoscere le situazioni, a leggere bene e prima il gioco, mettendo attenzione anche quando il pallone ce l’hanno gli altri. Ma la cosa più importante è un’altra”.

IL RAPPORTO CON LUKAKU – “È in un’infanzia molto simile, difficile. Abbiamo sempre saputo che per arrivare avremmo dovuto fare più degli altri, meglio degli altri. E questa cosa ce la portiamo in campo”.