Lazio, arriva la pausa per riflettere insieme

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La Lazio è in linea con i risultati dello scorso anno, ma la conclusione del campionato nella passata stagione non è stata soddisfacente per le ambizioni del club capitolino. Un sesto posto che ha riportato i biancocelesti in Europa League dopo una sola stagione in Champions, affrontata però con un risultato importante come il raggiungimento degli ottavi di finale dove è uscita contro una corazzata come il Bayern Monaco.

Con Inzaghi in panchina ed un girone di Champions da affrontare, aveva raccolto come Sarri 11 punti dopo sette giornate, totalizzando 11 reti e subendone 13. Solo tre le vittorie, due i pareggi e altrettante le sconfitte, contro Sampdoria (3-0) ed Atalanta (1-4). Contro le altre due big, Inter e Juventus, erano invece arrivati i pareggi per 1-1.

Il cammino di Sarri è meno tortuoso per quanto riguarda l’Europa, dove non c’è un Borussia Dortmund da affrontare, ma le sconfitte sono arrivate contro una squadra media come il Bologna ed una più forte, come il Milan. L’alibi del tecnico toscano è ovviamente quello di essere arrivato solo da pochi mesi, ma ciò che manca alla Lazio, in questo inizio di stagione, sono le forze fisiche e mentali in determinate partite. Vero è che di mezzo c’è il poco riposo tra una partita e l’altra. Vero che il Bologna veniva da una serie di risultati (un pareggio e due sconfitte) che la costringevano a svolgere una prestazione sopra le sue potenzialità davanti ad una formazione più blasonata come la Lazio. Ma i biancocelesti sono apparsi fiacchi e senza idee, con una composizione tattica dei felsinei che ancora una volta ha surclassato quella biancoceleste.

Sarri ha affrontato la squadra subito dopo il match, chiudendosi nello spogliatoio da solo con i ragazzi per parlare della sconfitta. Serve ora questa pausa per le Nazionali per riprendere fiato, riorganizzare le idee e pensare ad una nuova sfida, quella contro l’Inter che avverrà appena si riprenderà il campionato il 16 ottobre. Un match importante per la Lazio non solo perché vedrà tornare a Roma il suo figliol prodigo, Simone Inzaghi, ma soprattutto per vedere dove vuole arrivare la formazione biancoceleste.

Una sconfitta contro i pretendenti al titolo finale non sarebbe una disgrazia, ma è necessaria una prestazione convincente da parte sia degli undici titolari che delle riserve. Nella speranza che Ciro Immobile possa recuperare e torni in forma per la partita allo Stadio Olimpico.