Lazio, caso tamponi: le possibili richieste di Procura e difesa

Lotito Lazio

(Photo by Marco Rosi - SS Lazio/Getty Images)

Dopo il deferimento del presidente Lotito e dei medici della Lazio per il caso tamponi, ora la società biancoceleste rischia molto anche sul piano sportivo. La Procura Federale depositerà le richieste tra dieci giorni e il processo di primo grado si aprirà tra circa un mese. Il Procuratore Federale Chiné è pronto a chiedere una penalizzazione di 4 punti per la presenza in campo di Immobile contro il Torino e di quella in panchina di Anderson contro la Juventus. Non sono da escludere, però, nè la soluzione più morbida, ovvero, l’ammenda, nè quella un po’ più severa che costerebbe due sconfitte a tavolino più penalizzazione. Tuttavia, la Procura fa riferimento anche alle gare di Champions League contro Bruges e Zenit, ma l’UEFA non ha mai chiesto chiarimenti.

La Lazio si appoggerà sulla posizione dell’UEFA per la difesa. Infatti, secondo il protocollo, è il laboratorio che fa le analisi a dover informare le autorità sanitarie. A quel punto l’ASL metterebbe al corrente delle eventuali positività la società. Così, ha spiegato l’avvocato del club biancoceleste Gentile. Con questa versione verrebbe meno la responsabilità oggettiva che, invece, ipotizza la Procura Federale. La soluzione della questione, però, arriverà tra parecchio tempo e rischia di infilarsi negli ultimi tratti della stagione.

Il caso tamponi costerà grande preoccupazione in casa Lazio nelle prossime settimane. Sicuramente Inzaghi e la rosa dovranno dare tutto sul campo evitando, per quanto possibile, passi falsi. La corsa per la Champions è ad uno snodo fondamentale e un’eventuale penalizzazione potrebbe compromettere l’obiettivo. Lotito si augura che il tutto finisca in una bolla di sapone, ma al momento nulla è prevedibile. Il presidente e l’avvocato Gentile avevano sperato di evitare il deferimento grazie ad una audizione lunedì, ma senza esito positivo.