Lazio, cercasi il vero Immobile: occasione Monza per ripartire

Immobile

(Photo by Marco Rosi/Getty Images)

Reduce da un solo gol nelle prime 4 giornate di Serie A, l’inizio di stagione per l’attaccante della Lazio, Ciro Immobile, non è mai stato così deludente dal suo approdo nella Capitale. 3 solo tiri nello specchio della porta (colpendo tra l’altro 2 pali) sono il magrissimo bottino ottenuto fin qui dal capitano dei biancocelesti. Numeri chiaramente negativi dell’attaccante partenopeo, che nelle precedenti stagioni aveva abituato i propri tifosi con valanghe di gol.

Alla vigilia del match di campionato contro il Monza, lo stesso Immobile ha parlato ai microfoni di Lazio Style Channel di tale momento: “Io resto sereno e ascolto quello che mi dice il mister. Abbiamo un rapporto che ci permette di dirci tutto. Quando lui mi vede che, anche se non è un momento positivo per me, mi aggrappo con le unghie ad ogni pallone, capisce che posso essere utile per la squadra. Mi pesa questa mancanza di gol, ma devo essere tranquillo perché la squadra ha bisogno di un Ciro tranquillo che torni quello che è sempre stato“.

Lazio, cercasi il vero Immobile: Monza nel mirino

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(Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Come per ogni attaccante che si rispetti, l’astinenza dal gol è la crisi peggiore che possa accadere. Allo stesso tempo ritrovare la via della rete funge d’antidoto per cacciar via ogni malumore. In tale ottica, la gara con il Monza potrebbe essere una grande occasione nelle mani (o piedi) di Ciro Immobile per tornare a gonfiare la rete avversaria.

Con un intervento riportato dal Corriere dello Sport Xavier Jacobelli ha difeso a spada tratta il capitano della Lazio, allontanando diverse critiche a suo modo ingiuste: “Ciro Immobile ha segnato 197 con la maglia della Lazio nell’arco delle 301 partite che ha disputato in biancoceleste. Ha vinto per quattro volte la classifica dei cannonieri, è campione d’Europa dal 2021 dalla magica notte di Wembley con l’Italia di Mancini. In questo momento vive un inizio di stagione complicato perché ha segnato soltanto un gol a Lecce e perché la Lazio evidentemente patisce questa crisi di astinenza del suo capitano. Ma un conto è prenderne atto e rimarcare come nella carriera dei grandi cannonieri, categoria alla quale Immobile appartiene per diritto conquistato sul campo, si vivano periodi in cui la sfortuna o la condizione non ancora al 100% non permettano di segnare con la frequenza alla quale i tifosi erano stati abituati. Un altro, come Sarri e il Corriere dello Sport hanno rimarcato, Immobile ha maggiore assistenza da parte della squadra. Se riceve metà dei palloni dell’anno passato, è evidente che si dimezzino le occasioni da gol. È una fase in cui la Lazio e Immobile hanno bisogno di ritrovare collaudati antichi meccanismi, attraverso uno sforzo collettivo che veda al centro la necessità di esaltare le doti realizzative di questo che è uno degli migliori attaccanti del calcio italiano“.