Lazio, il miglior Correa nel momento più caldo della stagione

Lazio, Correa

Lazio, Correa

Partiamo dai numeri, anzi, da un numero: Joaquìn Correa non ha mai segnato così tanti gol in carriera. Sono già 11 in stagione, di cui 8 in campionato e 3 in Champions League. Spalmati, questo sì, in maniera decisamente disomogenea nell’arco della stagione. L’importante, per Simone Inzaghi e per la corsa Champions della Lazio, è che il momento di forma migliore coincida proprio con quello di maggiore necessità della squadra. Cinque partite ancora da giocare, possibilità di raggiungere il quarto posto più vive che mai, e un calendario, a ben guardare, che non è impossibile.

L’argentino, in questa stagione lunga e travagliata, ha dimostrato di accendersi a corrente alternata. E, soprattutto, di non saper trovare, contro le piccole, il ritmo giusto. Ecco perché la giornata di ieri, contro il Genoa, potrebbe rivelarsi come la pietra angolare della stagione di Correa. Finalmente decisivo, proprio come contro il Milan, in fiducia, e perfettamente calato nel piano tattico della Lazio. Non è un caso che Inzaghi non ci rinunci mai: è l’unico, davanti, capace di creare superiorità numerica e sfruttare gli spazi in contropiede. Tecnicamente, l’ex di Siviglia e Sampdoria, non si discute. L’unico aspetto che lascia dubbi e perplessità è l’indole: in stagione ha vissuto più di qualche appannamento.

In realtà, ogni stagione ha vissuto qualche momento di appannamento. Del resto, se Joaquìn Correa giocasse ogni partita come le ultime, non sarebbe uno dei “sacrificabili” – almeno nelle intenzioni di Tare, molto meno in quelle di Inzaghi – per finanziare il prossimo, complesso, mercato della Lazio. Per pensarci, è ancora presto, così come fare una valutazione del Tucu, ad una rete in campionato dal suo record della scorsa stagione, quando chiuse a quota 9. Un anno fa, però, sia la Lazio che Correa giravano a ritmi diversi, gli stessi che, adesso, sembra aver ritrovato la squadra di Inzaghi. Sul cammino dei biancocelesti, il derby – specie contro una Roma ferita e frastornata – è l’ostacolo più alto nella rincorsa alla prossima Champions League. Ma con un Tucu così le speranze sono più che legittime.