Lazio, Patric: “Mister Sarri è stato fondamentale per me”

Lazio Patric

(Photo by Paolo Bruno, Onefootball.com)

Il difensore spagnolo della Lazio Patric è intervenuto in conferenza stampa nel ritiro estivo dei biancocelesti per parlare degli obiettivi della squadra nella prossima stagione. Di seguito le sue parole riportate dal portale LaLazioSiamoNoi.it.

Lazio Patric
(Photo by MARCO BERTORELLO, Onefootball.com)

 

Lazio, Patric: “Speriamo di fare una stagione migliore. Voglio aiutare la squadra”

Come ho già detto aver rinnovato con la Lazio (fino al 2027 ndr), è un orgoglio. Vengo da una bella stagione, sto bene con il gioco di Sarri. Cercherò di fare il massimo in allenamento e in partita per portare la maglia della Lazio più in alto”. 

“Sarri è fondamentale per me. Lo scorso anno ha dato tanto per me. Mi sento bene con la società, ma devi avere stimoli, la voglia di allenarti con la cattiveria giusta. Sarri è stato molto importante, venivo da un anno in cui non stavo bene tra Covid e problemi professionali. Sono contento di fare lo sport più bello del mondo: il calcio.” 

I nuovi arrivi hanno voglia di lavorare, sono bravissimi. Vogliono dare il meglio e questo è un piacere vedere i nuovi e i vecchi che vogliono portare con orgoglio la maglia della Lazio. Come Milinkovic-Savic, Ciro Immobile e Luis Alberto”. 

“Io cerco sempre di dare il massimo e crescere come giocatore e uomo. Imparare dai più grandi è un piacere, ed è bello aiutare la squadra giocando di più. Se gioco o no, sono felice di aiutare la squadra”. 

“Il calcio è così, ci vedono tante persone e normale che arrivano le critiche. Io ogni giorno faccio il meglio, è bello vivere un momento felice. Siamo in Europa, speriamo che il prossimo anno sia migliore. Romagnoli ha la pubalgia, ma ha tanta voglia. Sapete quanto rappresenta per lui la Lazio, ne abbiamo parlato anche in vacanza quando ci siamo incontrati. Casale è bravo, Gila l’ho visto giocare, è giovane. Deve abituarsi al campionato italiano, ma è forte”. 

“Il tipo di gioco che vuole mister Sarri ero abituato a farlo alle categorie inferiori al Barcellona. Spostare la palla, aggredire l’avversario. Certi movimenti li avevo fatti anche da piccolo. Lui mi capisce dal punto di vista mentale”.   

Da quando abbiamo iniziato a lavorare sulla difesa verso Natale sono stati presi tanti gol. Siamo un blocco, la difesa funziona se lavora l’attacco e centrocampo. Se saltano due linee ci attaccano in tanti e difendono in poche. Siamo in inferiorità, ma la squadra piano piano si sta impegnando. Tutti corrono tanto, speriamo sia un anno ancora migliore”. 

Ci sono tanti spagnoli in rosa ma qui parliamo italiano, siamo qui in Italia. Anche per i nuovi, così tutti imparano velocemente. Con Gila meglio parlare in italiano. Pedro? Non ho parole, quando ero piccolo lo vedevo tutte le domeniche. L’ho visto crescere, stava al Barcellona B con Guardiola. I gol, la crescita: 35 anni ed ha umiltà, sembra un bambino”.  

Ho un problema al ginocchio, una iperestensione. Adesso devo cercare di non prendere antidolorifici e riuscire a stare meglio. Nulla di grave, ma quando faccio un passaggio mi fa male. Ho saltato un giorno, meglio così. Non sono un leader, ci sono 5 giocatori forti dietro. Mi devo guadagnare il mio posto, siamo tutti uguali”. 

Senza dubbio la nostra lotta è arrivare tra le prima quattro. Ci sono buone squadre, ma puntiamo in alto. Anche per la società è fissato l’obiettivo, siamo pronti mentalmente. Questo è l’obiettivo principale”.