Lazio, Pedro: “Alla Roma mi hanno mandato via, qui sono felice”

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Il suo passaggio dalla Roma alla Lazio (anche se a parametro zero, quindi da svincolato) è di per sé una notizia, di quelle che accadono una volta ogni quaranta anni, nella Capitale. Pedro, però, ha subito messo alle spalle il suo passato e si è messo in mostra con la maglia biancoceleste. Quest’oggi ha parlato ai microfoni della radio ufficiale del club, Lazio Style Channel, della sua nuova esperienza: “Per me è un piacere che tutti i tifosi cantino per me la canzone di Raffaella Carrà, lei era una cantante famosa in Spagna. Non mi aspettavo la risposta che ho avuto dallo spogliatoio, è stata una bella sorpresa per me. Non era facile perché venivo dalla Roma, ma per me è stato bellissimo. Anche lavorare con Sarri lo è, ha un’ idea di gioco che mi piace molto e lo stimo come persona. Alla Roma vivevo una situazione difficile perché ero fuori rosa e non ho parlato con nessuno. Mi avevano detto che dovevo andare via, quando ho sentito Sarri sono stato felice di venire qui. Sono contento di essere alla Lazio, di lavorare con questa maglia e di avere una grande risposta da parte dei tifosi. Non voglio parlare troppo del passato, adesso sono molto felice di essere qui”.

MAURIZIO SARRI E LO SPOGLIATOIO

Il legame con Maurizio Sarri è stato molto importante nella sua scelta e lo spagnolo ha ribadito spesso nella sua intervista: “Sarri mi ha dato molta fiducia. Voglio aiutare i compagni ed essere disponibile a dare il massimo per la squadra. Il mister ha un’idea chiara di gioco che può essere portata avanti ovunque. Quando si ha un’idea chiara in mente, questo è un fattore molto importante. E’ un allenatore che sa trasmettere molto bene le sue idee”.

Oltre all’allenatore, Pedro ha trovato un buon feeling, da subito, anche con i compagni. Non solo gli spagnoli in squadra, ma anche i senatori dello spogliatoio ed i c.d. “big”: “Alla Lazio ci sono tanti giocatori bravi, calciatori che giocano bene e velocemente come Felipe Anderson, Immobile, Luis Alberto e Milinkovic. È quello che vuole Sarri e giocare con calciatori così è bello. Approdare in una nuova squadra è difficile, ma io da quando sono arrivato ero voglioso di giocare e così dopo due giorni sono sceso in campo contro l’Empoli. Gli spagnoli? Conoscevo Reina, Luis Alberto e Patric. Alla Lazio nel corso degli anni hanno giocato giocatori spagnoli importanti come De La Pena e Mendieta. Per me è un privilegio giocare qui alla Lazio”.

LA SFIDA AL MILAN

Infine, un’analisi ed un pensiero anche sulla prossima partita di campionato, quella di domenica alle 18:00 contro il Milan: “Sarà una partita difficile, il Milan è molto aggressivo con grandi giocatori. Per noi sarà una buona opportunità per mettere in mostra delle buone cose. Ho sempre voglia di vincere e provare cose mai fatte. Lavoro per vincere e conquistare trofei, è questo l’obiettivo finale per cui lavoriamo tutti i giorni. La Lazio ha un potenziale molto alto, vediamo come andrà ogni partita. Ora dobbiamo pensare solo al Milan. Sono felice che gli stadi siano riaperti, il pubblico è una parte importantissima di questo sport. Giocare senza tifosi non ha senso, contro lo Spezia all’Olimpico ho sentito la forza dei tifosi.