Lazio-Roma, Immobile vs Dzeko: stessa importanza, caratteristiche opposte

Immobile Lazio

(Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Lazio-Roma significa anche inevitabilmente Ciro Immobile contro Edin Dzeko. Le grandi sfide riservano sempre splendidi duelli tra singoli e in questo caso non può passare inosservato lo scontro tra due dei centravanti più forti del campionato italiano.

Lazio-Roma, centravanti a confronto

Immobile e Dzeko sono l’emblema di come due centravanti possano incidere in egual modo pur giocando in maniera totalmente opposta. L’importanza di questi due per le proprie squadra è altissima: entrambi sono letteralmente fondamentali seppur sviluppano il proprio modo di giocare con caratteristiche completamente differenti.

Sia Immobile che Dzeko sembrano però essere esattamente perfetti per il contesto e l’ambiente in cui si trovano. Per il gioco espresso dalla Lazio e per quello dalla Roma, sarebbe stato difficile trovare dei profili più adatti dei due appena citati.

Le caratteristiche di Immobile

Immobile nella Lazio ha trovato una continuità che in carriera non aveva mai avuto. Dalla splendida stagione con il Torino alle esperienze con Siviglia e Dortmund: Ciro non ha mai saputo esprimersi sui livelli visti a Roma per più di due stagioni consecutive. Alla Lazio invece, grazie soprattutto a Simone Inzaghi, il 17 biancoceleste supera regolarmente i 15 gol in campionato da quando è arrivato.

La squadra gioca per Immobile premiandolo spesso e volentieri in profondità, dove lui si esalta e si fa trovare sempre puntuale all’appuntamento con il gol. I meccanismi ormai sono perfetti e basta uno sguardo d’intesa con Luis Alberto per far capire ai tifosi che sta per succedere qualcosa di bello. I due si trovano a memoria e hanno creato un’alchimia fondamentale per gli equilibri della Lazio che, inevitabilmente, si affida a questi due fenomeni. Immobile è il classico centravanti cinico che a tu per tu con il portiere pensa solo al gol. Immobile è l’attaccante a cui tutti passano il pallone per concludere l’azione, non per cominciare. Il 17 biancoceleste è l’ultimo tassello da cercare in una manovra ben articolata, è la classica punta di diamante di un meccanismo che sembra essere diventato ormai perfetto.

Le caratteristiche di Dzeko

Immobile è abituato a prendersi la scena a suon di gol, a differenza di quello che fa Edin Dzeko. Tranne che nell’annata 2016/2017 (29 gol in campionato), il bosniaco non ha mai raggiunto i 20 gol, non arrivando neanche in doppia cifra in addirittura due occasioni. Una media totalmente opposta a quella offerta da Ciro Immobile, che però deve arrendersi al cospetto del cigno di Sarajevo quando si parla di assist. Solo in due occasioni l’ex Wolfsburg e Manchester City non è arrivato in doppia cifra di assist (8 e 9).

L’assist è una forma d’arte nel calcio, forse più del gol: fare un passaggio vincente che metta in condizione di segnare è probabilmente una delle soddisfazioni più grandi che questo sport può regalarti. Fare assist significa mettersi al servizio della squadra senza voler necessariamente primeggiare, essendo però ugualmente decisivo di un classifico centravanti da 25/30 gol stagionali. Alla fine dei conti Dzeko e Immobile partecipano agli stessi gol, solo che il bosniaco li divide tra reti segnate e assist mentre l’ex Torino e Genoa pensa solo e soltanto a scagliare la palla in rete. Dzeko offre più soluzioni: è il classico regista offensivo che sale in cattedra quando la squadra ne ha bisogno. Dalle sponde per liberare i trequartisti ai cambi di gioco che spalancano il campo gli esterni. Venire a legare è per lui essenziale per lo sviluppo di una manovra fluida e ben organizzata.

Uno viene incontro e l’altro scappa verso la porta. Due modi opposti di interpretare il gioco del calcio, ma entrambi terribilmente efficaci.

Dzeko Roma inter
(Photo by Paolo Bruno/Getty Images)