Lazio, Sarri è la prima scelta di Lotito, si stringe

Sarri

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Quando, ieri mattina, Villas Boas non è arrivato a Fiumicino, Maurizio Sarri ha fatto un altro passo verso la panchina della Lazio. Il portoghese, lo Special Two, era dato la sera prima in arrivo per un colloqui conoscitivo con il presidente Lotito. Che, però avrebbe in testa ormai solo l’ex allenatore di Juventus, Chelsea e Napoli. Un rivoluzionario, capace di far fare alla Lazio quel salto che, per uno strano scherzo del destino, Lotito avrebbe voluto far fare a Marcelo Bielsa. Il cui non arrivo, nel 2016, paradossalmente spianò la strada a Simone Inzaghi e a un quinquennio ricco di soddisfazioni.

Come ribadito ieri sera da Alfredo Pedullà, la famosa lista di Lotito, al momento, conta un solo nome, quello di Maurizio Sarri. Sullo sfondo rimangono Mihajlovic e Italiano, ma il tecnico ha voglia di tornare ad allenare, la rosa della Lazio gli piace molto, convinto che, con due-tre innesti, si possa passare dal 3-5-2-al 4-3-3. Le prossime ore, e ancora di più i prossimi giorni, saranno decisivi. Le cifre dovrebbero essere quelle di ieri: un biennale da 3 milioni di euro a stagione, con un bonus da mezzo milione di euro in caso di Champions League. Si arriverebbe, così, a 3,5 milioni di euro, un record per la Lazio di Lotito, e poco meno dei 4 milioni di euro chiesti inizialmente da Sarri.

Nella Lazio della prossima stagione, così, Acerbi, Luiz Felipe, Lazzari, Milinkovic-Savic, Luis Alberto, Immobile, Correa sarebbero la spina dorsale da cui partire. Facile immaginare ad Hysaj in uscita dal Napoli a zero, tra i possibili innesti, così come a Maksimovic per rinforzare la difesa. La priorità, al momento, è chiudere per il nuovo allenatore, che potrebbe essere liberato a breve dalla Juventus, che deve corrispondere a Sarri una buonuscita da 2,5 milioni di euro. Solo dopo, si potrà parlare di mercato. E intanto, su Twitter impazza una sola emoji…