Lazio-Verona 3-3: ai biancocelesti basta un punto per finire al quinto posto

Lazio Verona

(Photo by Marco Rosi/Getty Images)

Una partita piuttosto pirotecnica quella della Lazio, nell’ultima stagionale contro il Verona. Sei gol, 3-3 finale, un solo punto ma sufficiente per sorpassare nuovamente la Roma che l’aveva raggiunta al quinto posto. Matematica l’Europa League già da una giornata, gli uomini di Sarri salutano così gli oltre 50.000 dello Stadio Olimpico.

Lazio-Verona, il primo tempo finisce 2-2

Avvio shock per la Lazio, visto che al 6′ apre le marcature il Verona con un colpo di testa di Giovani Simeone ben posizionato sul secondo palo. La difesa biancoceleste se lo lascia sfuggire ed il cross di Lazovic è preciso per l’argentino. Al 14′ arriva il raddoppio con Lasagna che da lontano calcia forte di sinistro sul palo di destra, poi secondo rimbalzo su quello opposto e palla finalmente in rete.

Al 16′ accorcia le distanze Jovane Cabral, servito bene da Felipe Anderson al centro dell’area: piattone destro del capoverdiano che viene deviato da Sutalo che spiazza il portiere, ma il tiro era alto e Berardi era comunque stato battuto. Al 29′ sempre la punta centrale laziale di tacco serve bene Felipe Anderson: il brasiliano vince un rimpallo davanti l’area, si apre uno spazio da solo davanti al portiere che viene sfruttato al meglio dall’ala destra, che spiazza sul palo opposto Berardi.

Il commento del secondo tempo

La Lazio domina all’inizio del secondo tempo ed al 17′ trova il vantaggio: passaggio filtrante per Felipe Anderson che lascia scorrere il pallone in area ed arriva davanti al portiere. A quel punto calcia in porta sul secondo palo, ma è bravo Berardi a chiudergli lo specchio. La deviazione è però troppa corta e soprattutto sui piedi di Pedro che deve solo appoggiarla in rete per il 3-2 dei biancocelesti.

Al 76′ il Verona torna pari con il gol del 3-3 firmato da Hongla: uno-due in area, poi Kamenovic scende in scivolata e toglie il pallone a Strakosha in uscita. Un compagno del veronese arriva sul pallone e serve da solo davanti alla porta il camerunense che a pochissima distanza dalla riga deve solo appoggiarla in rete.