Le “Regionali”: la squadra dell’Emilia Romagna

(Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Rombo di motori e profumo di Parmigiano Reggiano nell’aria. Tortellini nel piatto e Piazza Grande nelle radioline. Dal Duomo di Piacenza fino al Lungomare di Rimini, passando per Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì e Cesena. L’Emilia Romagna è l’arte di saper fare le cose: dalla cucina alle auto, dalle moto alla musica.

Sono sicuramente i motori il core-business degli emiliani: tra la Ferrari, la Maserati, la Lamborghini e la Ducati, l’Emilia Romagna ha la corsa nelle vene. Maranello è una sorta di città-autodromo dove il rosso Ferrari sfoggia tutta la sua eleganza e lussuosità. L’Emilia Romagna si specchia nelle cromature delle sue auto di prima scelta, perché gli emiliani sono così: se devono fare una cosa, la fanno ad opera d’arte.

Arte. Arte e cucina. La Barilla è di casa a Parma e da quelle parti nasce anche il Parmigiano Reggiano, che ha origini in tutta l’Emilia. Tra i tortellini ed una lasagna, tra una Zuppa Imperiale ed una zuppa di fagioli con i maltagliati, l’Emilia ti delizierà tanto che dovrai fare un po’ di jogging per fare spazio anche alla tipica piadina romagnola.

Rombo di motore e Lucio Dalla. Frenata brusca e Pavarotti. L’Emilia Romagna è terra di grandi uomini e grandi motori. L’Emilia Romagna è terra anche di grandi calciatori.

Dopo aver passato in rassegna le squadre “nazionali” di Calabria, Abruzzo e Campania, Calcio In Pillole prosegue la sua rubrica dedicata alle “Regionali” italiane con la squadra dell’Emilia Romagna.

L’Emilia Romagna scende in campo con un rigoroso albero di Natale disegnato dal grande Carletto Ancelotti, originario di Reggiolo in provincia di Reggio Emilia. Ad approvare modulo ed allenatore, il direttore dell’area tecnica Arrigo Sacchi, nato a Fusignano, in provincia di Ravenna.

La difesa

A difesa dei pali emiliani c’è Pierluigi Gollini, portiere dell’Atalanta tra i più promettenti massimi difensori italiani. Gollini tiene in panchina un altro portiere di Serie A: Marco Silvestri del Verona. Difesa a quattro. A destra corre Claud Adjapong, nato a Modena da genitori ghanesi ed attualmente in prestito in Serie B al Lecce dal Sassuolo. Il suo dirimpettaio è Davide Santon, terzino della Roma nato a Portomaggiore. Difensori centrali Gian Marco Ferrari del Sassuolo e Giangiacomo Magnani, sempre di proprietà dei neroverdi, ma in prestito al Verona. Un altro Ferrari, Alex, quello della Sampdoria e Marco Andreolli siedono in panchina.

(Photo by Claudio Villa/Getty Images)

Il centrocampo

Centrocampo a tre. In cabina di regìa Luca Valzania. Il 24 centrocampista dell’Atalanta, in prestito alla Cremonese, viene preferito ai più esperti Mirko Valdifiori e Luca Cigarini. Ai suoi fianchi agiscono due calciatori del Verona: Marco Benassi e Mattia Zaccagni.

(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

L’attacco

Due mezze punte agiscono alle spalle del numero nove. I due trequartisti sono entrambi attualmente ai margini del calcio giocato. Fabio Borini è attualmente svincolato, ma presto potrebbe vestire una nuova maglia nella sua già variegata carriera. Riccardo Saponara è invece un talento mai esploso del tutto ed ora ai margini della rosa della Fiorentina. L’alternativa ai due è Luca Siligardi, giocatore del Parma appena girato in prestito al Crotone. La punta centrale è Alberto Cerri del Cagliari.

Una squadra, quella dell’Emilia Romagna, completa in tutti i reparti e ben assortita a cui, però, sembra mancare la stella. Stella che comunque siede in panchina e porta il nome di Carlo, Carletto per gli amici, Ancelotti.