Serie A

Lecce-Inter 1-2, Baroni: “Orgoglioso dei miei ragazzi”

Il Lecce di Marco Baroni esce sconfitto dal Via del Mare nella gara contro l’Inter valida per la 1ª giornata di Serie A. I salentini sono stati sconfitti per 2-1. La rete del successo in favore dei nerazzurri è arrivata al 94′ grazie a Dumfries. Al termine del match, ai microfoni di Sky Sport ha parlato il tecnico del Lecce Marco Baroni. Di seguito ecco le sue dichiarazioni raccolte e riportate dai colleghi di Tuttomercatoweb.

(Photo by Maurizio Lagana/Getty Images)

Lecce-Inter, Baroni: “Soddisfatto della prestazione”

“Il gol subito nel finale brucia, ma ci deve servire per il futuro. Sapevamo di pagare qualcosa in termini di centimetri, l’Inter aveva una certa struttura e per noi non era semplice difendere su certe palle. Devo fare comunque i complimenti ai miei ragazzi: la nostra squadra è cambiata molto, è formata da tanti giovani e c’è da costruire un’identità. Il pubblico è stato meraviglioso, c’è delusione per il risultato ma sono soddisfatto della prestazione”.

Si aspettava una prova così?
“Abbiamo tanti giovani, tanti esordienti e andare subito in svantaggio su una palla preparata in allenamento non è stato facile. La squadra è rimasta compatta, anche se si è abbassata un po’ troppo: c’è da lavorare, bisogna portare qualità e sana ferocia in fase di non possesso. La prestazione mi soddisfa, ma c’è tanto da fare. Eravamo senza centrali, con tante defezioni e Banda non aveva nemmeno fatto un allenamento: i ragazzi hanno dato tutto sia fisicamente che mentalmente, sull’ultima palla poteva esserci più attenzione”.

Un commento su Ceesay?
“Ha margini di miglioramento importanti. E’ un ragazzo che sa di dover lavorare molto. Lo scorso anno eravamo abituati ad un pivot come Coda, Ceesay ha caratteristiche diverse e dovremo fare qualcosa per servirlo meglio: sono contento sia per come si è comportato in partita, sia per quanto fatto negli allenamenti. Si è subito calato con grande attenzione nelle dinamiche della squadra e questo ci fa ben sperare”.

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Published by
Raffaello Lapadula