Ligue 1, il 2020 del PSG: ad un passo dal Triplete

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Quello che sta per concludersi è stato un anno calcisticamente breve per il Paris Saint Germain, ma sicuramente ricco di emozioni. Breve, ma intenso come si suol dire. I parigini hanno conquistato l’ennesimo scudetto – parzialmente sul campo – e la coppa di Francia, sfiorando addirittura il Triplete.

Gennaio-Marzo

In campionato il PSG è il solito rullo compressore: tra il 12 gennaio ed il 29 febbraio, data dell’ultima gara di Ligue 1, la squadra di Thomas Tuchel ha collezionato ventitré punti su ventisette disponibili. Ciò ha portato ad un netto aumento del gap con le inseguitrici in classifica, inducendo la federazione francese a bloccare la competizione – unico dei top cinque campionati a non essere stato concluso sul campo – ed assegnare il titolo al Paris Saint Germain.

In Champions League, i parigini vengono sconfitti per due a uno dal Borussia Dortmund, nella gara di andata degli ottavi di finale giocata in Germania.

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Luglio

Nell’ultima settimana del mese, il Paris Saint Germain porta a casa le due coppe nazionali. Il 24 luglio sconfigge di misura il Saint-Etienne con un gol di Neymar e mette in bacheca la sua tredicesima Coupe de France. Esattamente sette giorni dopo, è la volta della finale di Coupe de la Ligue, conquistata ai calci di rigore contro il Lione. Queste sono le uniche due gare ufficiali giocate dal PSG dal 29 febbraio.

Agosto

Il mese più caldo dell’anno – e non solo per le temperature – inizia col botto. Il PSG ribalta l’1-2 di Dortmund, sconfiggendo i tedeschi per due a zero, e vola alle finals di Champions League. Il nuovo format, studiato per evitare spostamenti e racchiudere la fase calda del torneo in poche settimane, prevede match ad eliminazione diretta. Il primo avversario dei parigini è l’Atalanta: i bergamaschi sono in vantaggio di un gol al novantesimo e sognano l’impresa, ma prima Marquinhos e poi Choupo-Moting riescono a rovesciare il risultato e spingere i parigini in semifinale. Tra il PSG e la finale di Lisbona c’è solo il Lipsia: i tedeschi vengono liquidati con un secco tre a zero. Storica l’immagine di Tuchel che, in stampelle, festeggia con la squadra un incredibile traguardo.

(Photo by Manu Fernandez/Pool via Getty Images)

Il 23 agosto, nella finale di Champions League contro il Bayern Monaco, si può scrivere la storia. Realizzare il Triplete sarebbe una vera e propria impresa, mai riuscita ad alcun club francese. Il PSG, però, impatta contro il muro eretto da Neuer, in una delle sue tante serate di grazia, e viene punito dal colpo di testa di Coman. Addio, sogni di gloria.

Settembre-Dicembre

La finestra di mercato estiva porta a Parigi, nell’ultimo giorno di mercato, il talento azzurro Moise Kean, chiamato a sostituire il Matador Cavani, volato – non senza polemiche – in Inghilterra. Un altro italiano raggiunge Parigi: si tratta di Alessandro Florenzi, ai margini del progetto della Roma.

La stagione non inizia nel migliore dei modi: diversi casi di covid-19 ed infortuni decimano la rosa a disposizione di Tuchel. Non a caso, il PSG esce sconfitto dalle prime due gare e la panchina del tedesco comincia a traballare. Il ritorno dei titolari e l’esplosione di Moise Kean ristabiliscono la situazione e le gerarchie. A fine anno, i parigini sono terzi in classifica, con un solo punto di distacco da Lille e Lione che condividono la vetta.

In Champions League, i francesi ritrovano il Lipsia, con Manchester United e Basaksehir a completare il girone H. Il PSG rispetta i pronostici ed ottiene il primato di un gruppo molto equilibrato, con tutti i verdetti emanati all’ultima giornata. Nel sorteggio per gli ottavi di finale, i parigini sono accoppiati con il Barcellona: riusciranno a vendicare la clamorosa rimonta del 2017?

Il giorno della vigilia di Natale, arriva una decisione a sorpresa. Thomas Tuchel viene esonerato. Il suo successore potrebbe essere Mauricio Pochettino, per un 2021 migliore.