(Photo by Shaun Botterill/Getty Images)

Domani ritorna la Premier League dopo la pausa nazionali, e il match di cartello è sicuramente Liverpool-Leicester, in programma domenica alle 20:15. I campioni d’Inghilterra in carica ospitano la capolista, in un Anfield completamente vuoto per l’emergenza Covid-19. Le due squadre sono divise da un solo punto, ma gli stati d’animo sono agli antipodi. Se il Leicester potrà contare su una rosa praticamente al completo (assenti solo l’ex Atalanta Castagne e il difensore Soyüncu); la squadra di Klopp dovrà fare a meno di svariati titolari, tra cui l’intera linea difensiva. Una bella gatta da pelare per l’allenatore tedesco.

Le assenze

I problemi maggiori per Klopp sono sicuramente in difesa: sono infatti indisponibili Virgil Van Dijk, Joe Gomez, Trent Alexander-Arnold ed Andy Robertson, praticamente la difesa titolare dei Reds. Van Dijk salterà gran parte della stagione a causa dell’infortunio al crociato occorso nel derby contro l’Everton, a seguito di uno scontro con il portiere avversario Pickford. Stesso discorso per Joe Gomez, infortunatosi al ginocchio sinistro nel corso di un allenamento con la nazionale inglese, che l’ha costretto a operarsi. Alexander-Arnold ha invece accusato un problema nell’ultima partita di campionato contro il Manchester City e starà fuori per almeno un mese. Robertson ha invece riportato un problema al tendine del ginocchio al termine della partita della Nazionale scozzese contro la Serbia, che ha regalato alla Scozia il pass per gli Europei.

Tanti assenti anche a centrocampo: il capitano Jordan Henderson ha lasciato il ritiro della nazionale inglese per un affaticamento e non ci sarà domenica. Anche Fabinho ha dato forfait, non ancora ripresosi dall’infortunio in Champions League contro il Midtjylland. Resta fuori il lungodegente Oxlade-Chamberlain, fuori da agosto per un infortunio al ginocchio; mentre sono in dubbio Naby Keita e Thiago Alcantara, sulla via del recupero ma non ancora certi di poter tornare in campo.

In attacco invece il grande assente è Momo Salah, risultato positivo al Covid-19 una settimana fa e non ancora guarito.

Un 11 da reinventare

Alla luce di tutte queste assenze sarà compito di Jurgen Klopp rimodulare la formazione iniziale, per sopperire al meglio alla mancanza dei titolari.

Davanti ad Alisson a comporre la coppia di difensori centrali dovrebbero esserci Matip e il giovane Rhys Williams, mentre sulle fasce sarà il turno del greco Tsimikas, acquistato in estate ma finora mai utilizzato, e di James Milner, riadattato come terzino. A centrocampo spazio al giovane Curtis Jones, al giapponese Minamino e a Wijnaldum. Il tridente d’attacco sarà composto da Manè, Firmino e Diogo Jota. Una formazione mai provata prima, ma l’emergenza lo impone.

Un cammino a luci e ombre

Anche prima di essere travolto dagli infortuni, il Liverpool in quest’inizio di stagione è parso il lontano parente dello schiacciasassi dell’anno scorso, capace di vincere il campionato con sette giornate d’anticipo e quasi venti punti di distacco dal City di Guardiola. Difficilmente verrà dimenticata la sonora sconfitta contro l’Aston Villa, terminata con il punteggio umiliante di 7-2. A fermare il cammino dei Reds sono stati anche i pareggi contro Everton e Manchester City, che uniti alle altre 5 vittorie fanno un totale di 17 punti in classifica, 8 in meno rispetto all’anno scorso e uno in meno del Leicester capolista.

Una vittoria contro le Foxes domenica riporterebbe il Liverpool in vetta, cancellando i tanti brutti pensieri di quest’inizio di stagione. Per vincere i Reds dovranno dimostrare di essere più forti delle assenze, e non sarà affatto facile, contro una squadra davvero in forma come quella di Brendan Rodgers. Ma dalla squadra capace di battere 4-0 il Barcellona senza Salah e Firmino ci si può aspettare questo e altro.