Liverpool, Robertson critica la UEFA: “Finale di Champions organizzata male”

Robertson finale Champions

(Photo by THOMAS COEX/AFP via Getty Images)

La finale di Champions League giocata ieri tra Liverpool e Real Madrid, è stata caratterizzata dal ritardo di trenta minuti per “motivi di ordine pubblico” dell’inizio del match: scontri fuori lo stadio con la Polizia, tanti i tifosi che volevano entrare senza biglietto. A parlare della questione è stato il giocatore dei Reds, Andy Robertson, visto che un suo amico è stato accusato di avere un tagliando contraffatto. Ecco le sue dichiarazioni, riportate da The Athletic: “Bisogna avere un po’ di comprensione visto che è stata scelta Parigi all’ultimo minuto con tutto quello che è successo in Russia. Ma essendo una competizione UEFA è la più grande partita nel mondo del calcio e dovrebbe essere organizzata molto meglio. Cose come quelle di ieri non dovrebbe accadere e decisamente la forza usata da alcune autorità non dovrebbe allo stesso tempo avvenire”, ha detto Robertson sulla finale di Champions League.

Su quanto avvenuto ai suoi amici e parenti: “Credo che tutte le nostre famiglie siano state colpite. Ma posso parlare solo per la mia e so solo che tutti sono al sicuro e questa è la mia priorità principale. Spero che tutti i tifosi lo siano stati. I miei biglietti provenivano dal Liverpool, ma qualcuno ha detto al mio amico che avesse un tagliando falso. Posso assicurarvi che non lo fosse, perché ovviamente è arrivato attraverso me”.

Sul comportamento della Polizia francese: “Hanno deciso di lanciare gas lacrimogeni sui tifosi e sulle famiglie. Non è stato organizzato bene l’evento”. Queste le dichiarazioni di Robertson sulla finale di Champions League.