Mancini: “Ora l’Inter è la squadra migliore, ha un gran vantaggio”

Mancini

(Photo by FRANCK FIFE/AFP via Getty Images)

Entra nel vivo la corsa scudetto. Il Milan frena ancora, l’Inter può approfittare. Stasera i nerazzurri giocheranno contro il Parma al Tardini, cercando l’allungo in classifica. Un match particolare che, per Roberto Mancini, porta dolci ricordi di successo. Era il 18 maggio 2008, quando l’ex tecnico nerazzurro festeggiò il suo terzo tricolore consecutivo, grazie ad una doppietta di Zlatan Ibrahimovic. Il commissario tecnico della Nazionale ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport, partendo dai ricordi di quella sfida, fino ad una valutazione del campionato in corso.

Quel Parma-Inter del 2008

“Una partita speciale, molto difficile. Loro dovevano fare punti per salvarsi, noi per evitare il sorpasso della Roma, che a Catania andò in vantaggio subito. Situazioni opposte, che avevano reso tutto più complicato. Ricordo una partita durissima. Al di là del fatto che stavamo già meritando la vittoria, per sbloccarla è dovuto entrare Zlatan che segnò due gol bellissimi”.

Ibrahimovic fu l’uomo scudetto, ora è l’arma del Milan

“Questo è normale. Lui è un grande professionista e ora spinge il Milan”.

Ibrahimovic segnò la doppietta scudetto e non giocava da quasi due mesi. Come riuscì a gestirlo?

“In settimana parlammo, gli spiegai che la sua presenza era fondamentale, anche solo per la mezz’ora finale. E comunque già averlo in panchina aiutò. Fu lo sfogo a tante tensioni. Avevamo già sprecato un match point contro il Siena, rischiavamo di perdere un campionato a lungo dominato. Quell’esultanza era segno di liberazione”.

Qualche giorno dopo ci fu l’addio con l’Inter

“Tutto prima o poi finisce…”.

La magia di quel colpo di tacco che segnò in maglia Lazio però non finisce mai.

“Sì, beh. Altri tempi. Confermo che era la stessa porta. Non poteva portarmi male nemmeno in nerazzurro!”.

Corsa scudetto. Inter favorita, come la vede Mancini

“Il cammino è ancora lungo, anche chi insegue deve crederci. Ma l’Inter ora è la squadra migliore. E ha il grande vantaggio di non giocare le Coppe”.