Mancini torna sulla mancata qualificazione a Qatar 2022: “Ho pensato di lasciare la Nazionale”

Il Mondiale di Qatar 2022 è ormai alle porte e come tutti sappiamo l’Italia non vi parteciperà. La Nazionale dopo l’assenza da Russia 2018, per la seconda volta consecutiva ha fallito l’accesso alla fase finale del campionato del mondo di calcio.  Sull’argomento è tornato a parlare il commissario tecnico degli Azzurri Roberto Mancini. Il CT ha rilasciato alcune dichiarazioni in esclusiva ai colleghi di Rai Due. Di seguito ecco le sue parole.

Mancini
(Photo by ATTILA KISBENEDEK/AFP via Getty Images)

Mancini: “Ora inizia il mese più difficile”

“Sulla mancata qualificazione ai prossimi Mondiali penso che noi sicuramente abbiamo sbagliato qualcosa ma io credo che in alcune occasioni ci voglia anche un po’ di sorte. Magari come è accaduto agli Europei che comunque abbiamo meritato di vincere. Bisogna saper accettare le sconfitte anche se sono dure e fanno male, bisogna saper ripartire nello sport come nella vita”.

“Ripenso al girone di qualificazione e vedo che siamo praticamente sempre stati in testa. Quel gruppo lo abbiamo dominato così come abbiamo dominato la gara che non siamo riusciti a vincere in casa della Svizzera. Al ritorno con loro è stato un po’ più difficile ma comunque abbiamo avuto l’opportunità di vincere con un rigore all’89’. Era un raggruppamento che potevamo vincere in cui ci siamo sempre sentiti abbastanza tranquilli, al di la dei problemi che abbiamo avuto a livello di infortuni. Il dispiacere è grande perché la squadra ha sempre fatto il suo, non ha mai demeritato”.

“Quello che dico è confermato anche dai numeri. Bisogna pensare ad una cosa: siamo andati agli spareggi senza aver perso nemmeno una partita. Poi è chiaro che era destino che non dovevamo andare avanti. Con la Macedonia abbiamo perso al 94′ al loro primo tiro in porta”.

“Io a livello personale ho ancora voglia di allenare, le due partite di Nations League in questo senso hanno aiutato. È sempre bello raggiungere la fase finale di una competizione. Ma ora comunque inizia il mese più difficile. È il mese del Mondiale e sarà dura stare a casa a guardare giocare gli altri”.

“Se ho pensato di lasciare? Quando le cose non vanno bene è chiaro che la responsabilità è dell’allenatore, ci può anche stare, ci ho anche pensato”.