Marco Rossi: “In Ungheria mi sento molto amato, sto bene qui”

Marco Rossi

Photo: Thomas Bachun

Marco Rossi, reduce dall’eliminazione da Euro 2020 con l’Ungheria, ha parlato a Radio Kiss Kiss Napoli sul torneo appena trascorso e un ipotetico futuro in Italia.

Sfortuna: “Sicuramente con Szoboszlai avremmo potuto dare qualcosa in più, ma purtroppo nel calcio non si può avere una controprova. Insieme al mio staff abbiamo voluto proporre un gioco più offensivo e aggressivo, ma non puoi fare nulla davanti Francia, Portogallo e Germania. Corazzate come queste ti costringono a leggere le partite. C’è tanto rammarico perché in certe situazioni abbiamo mantenuto la difesa bassa“.

Allenare in Italia?Mi trovo in un Paese in cui mi sento benissimo, e alleno pure la Nazionale, fatto che per me ha una valenza particolare. In Ungheria mi sento molto apprezzato come professionista, e dalla maggior parte dei tifosi. In carriera non mi era mai successa una cosa del genere. Lavoro con tutto me stesso“.

La proposta “italiana”: “In quel periodo ero senza squadra, da gennaio 2011 a febbraio 2012, e alcuni intermediari mi offrirono di lavorare in cambio di un pagamento. Non guadagnavo tantissimo e non potevo permetterlo, e poi nel calcio i soldi non vengono regalati. Quindi, avevo in mente di fare un lavoro alternativo. Poi sono volato a Budapest e ho iniziato l’avventura da ct dell’Ungheria“.