Mercato Sassuolo, Carnevali fa chiarezza sul mercato in uscita

Mercato Sassuolo

(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Il Sassuolo è sempre stato un club estremamente esigente nel mercato in uscita, come ampiamente dimostrato in questi anni per le cessioni di giocatori come Locatelli, Frattesi e Scamacca. Uno dei calciatori più chiacchierati in questo senso è senza dubbio Domenico Berardi, che nel corso degli anni ha ottenuto gli apprezzamenti di diversi club italiani e non, e ciò ha spinto la società ad avanzare richieste molto alte per lui. Anche nel corso di questa finestra di mercato estivo l’esterno azzurro è finito nel mirino di alcuni club, ma ad essersi maggiormente interessata a lui è stata la Lazio di Sarri, in quanto desiderosa di un’ala destra in grado di creare gioco e saltare l’uomo. Tuttavia le richieste dei neroverdi sono state ritenute troppo alte da Claudio Lotito, che nel corso di una recente intervista avrebbe lanciato una dura frecciata al club emiliano, esprimendosi in questi termini: “È tutta una grande str*****a: ho provato a chiamare la società. A parte una cifra spropositata che chiedono, Berardi non è mai stato messo in vendita”.

Mercato Sassuolo
(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Sassuolo, il punto sul mercato in uscita: nessuno sconto per Berardi, Rogerio non va in Russia

A tali dichiarazioni l’amministratore delegato del Sassuolo, Giovanni Carnevali, avrebbe risposto: “E’ stata un’uscita ineleganteDomenico oltre ad essere un campione è un professionista serio: certe affermazioni non fanno parte della realtà. Dico un’altra cosa: l’anno scorso, per esempio, praticamente tutte le big hanno chiesto informazioni su Domenico. Tutte tranne la Juventus. Quindi…”. Da parte del Sassuolo non c’è quindi la volontà di ammorbidirsi su questo fronte, e ciò porterà inevitabilmente la Lazio a virare su altri profili.

Carnevali inoltre fa anche chiarezza sul mancato passaggio di Rogerio allo Spartak Mosca: “La trattativa è stata fatta dal suo procuratore, c’è stata una proposta davvero molto importante pari a 8 milioni di euro e considerando tutto abbiamo deciso di non procedere come proprietà e dirigenza. Motivi etici: non abbiamo voluto trattare coi russi”.