Mercato Udinese, Marino: “Deulofeu e Molina via? Se ne parlerà”

Mercato Udinese

(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

L’Udinese è una bottega preziosa per questa sessione di mercato. Sono tanti i giocatori esplosi nella stagione di Serie A finita da poco: da Deulofeu a Molina, passando per Udogie e Beto. Inevitabilmente si è alzato l’interesse di diverse squadre italiane e non solo, che potrebbero strappare i gioielli più preziosi ai friulani. A parlare di tutto ciò ci ha pensato Pierpaolo Marino, fresco di rinnovo, a Udinese Tv. Ecco le sue parole riportate da Sos Fanta.

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(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Le parole di Marino sul mercato dell’Udinese

Le voci di mercato

“Ci sono degli allarmismi che sono però ingiustificati. Al momento potremmo andare tranquillamente in ritiro in quanto la rosa è completa. Sono andati via quattro giocatori in scadenza, ma ne sono arrivati altrettanti come Ebosele, Lovric, Abankwah, Buta. Ci sono numerose voci sui nostri giocatori, ma sono al momento solo voci”.

Su Deulofeu e Molina

“Deulofeu e Molina sono giocatori importanti e, se dovesse arrivare la proposta giusta, se ne parlerà”.

Su Udogie

“In merito a Udogie storicamente difficilmente l’Udinese ha venduto giocatori importanti dopo un solo anno”.

Su Pablo Marì

“Pablo Marì è stata una bellissima parentesi, è un’operazione che è da considerarsi felice che ci ha permesso di completare la squadra a gennaio, ma non la vedo come un’operazione tecnicamente facile per l’Udinese”.

Su Nehuen Perez

“Attualmente Pèrez è un nostro giocatore in quanto qualche giorno fa abbiamo esercitato il diritto per il secondo anno di prestito e da qualche giorno l’Atletico Madrid ha la possibilità di contro riscattarlo, cosa che ancora non è avvenuta pertanto, al momento il difensore è un giocatore dell’Udinese”.

Sull’arrivo di Sottil in panchina

“Sottil arriva a Udine dopo aver fatto una grande gavetta, tanto lavoro e sacrificio. Ha fatto tutte le categorie e le ha fatte bene quindi, non arriva qui a caso. È stata una scelta condivisa con la famiglia Pozzo perché lo conoscevamo, le sue doti di leadership emergevano già da calciatore così come le sue qualità agonistiche e noi contiamo molto su queste doti che debbono abbinarsi alle doti tecniche”.