Mihajlovic non è più intoccabile: il Bologna rischia grosso

Mihajlovic

(Photo Massimo Paolone/LaPresse)

Sono bastate diciassette giornate per accantonare il sogno europeo del Bologna, partito a inizio stagione con l’obiettivo di sbaragliare la concorrenza e candidarsi come outsider per un posto in Europa League. La squadra di Sinisa Mihajlovic sembra aver perso smalto nell’ultimo periodo, concedendosi ad arrabbiature, delusioni e rassegnazione. L’ultima vittoria risale al 29 novembre scorso contro il Crotone: da quel momento, tre sconfitte complessive con Inter, Roma, Genoa e una serie lunghissima di cinque pareggi. Alcuni fortunosi perché maturati da situazioni di svantaggio, altri ridicoli per la pessima gestione del risultato da parte dei rossoblù.

Serie A 2020/21: i numeri del Bologna preoccupano

Nove gol segnati nelle ultime otto partite, con un passivo di 17 reti che evidenzia le enormi incongruenze tecnico-tattiche della rosa emiliana. Le stesse manifestate durante il match di ieri del Ferraris, quando una doppia disattenzione ha garantito al Genoa prima il vantaggio e poi il raddoppio, incanalando su un binario unico i restanti minuti della sfida. Non ci sono più spensieratezza e voglia di rivalsa di un tempo, i calciatori appaiono disorientati dinanzi alle difficoltà. La dirigenza è insoddisfatta, la proprietà ancora di più in virtù degli investimenti fatti per acquistare calciatori di prospettiva come Riccardo OrsoliniMusa BarrowTakehiro Tomiyasu.

Mihajlovic ora rischia la panchina

La retrocessione in Serie B è un rischio da calcolare ma anche un’ipotesi remota, se consideriamo la qualità dell’organico in relazione alle dirette concorrenti alla salvezza. Grande parte delle colpe sono attribuibili a Mihajlovic, incapace in queste settimane di dare una svolta netta al campionato del Bologna. La posizione dell’allenatore serbo è in bilico, ora più che mai: per lui potrebbe ripetersi quanto accaduto al Milan e al Torino, dove deluse ogni aspettativa pur avendo a disposizione una squadra decisamente migliore rispetto a quella mostrata in campo durante la sua gestione. L’impegno del 16 gennaio contro l’Hellas Verona sarà la prima di tante finali.