Milan, Cardinale: “Acquistare il club è stata la miglior cosa. Sullo stadio…”

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Gerry Cardinale con Paolo Scaroni - Getty Images, calcioinpillole.com

Gerry Cardinale torna a parlare del Milan e fa il punto della situazione in un momento molto delicato dal punto di vista societario.

In campo la squadra può togliersi ancora diverse soddisfazioni, soprattutto in Europa League. Dal punto di vista societario invece c’è qualche preoccupazione dopo l’apertura delle indagini sulla cessione del club. Ma è Gerry Cardinale in persona a fare il punto della situazione in casa Milan.

Intervenuto nel podcast “The Deal” di Bloomberg, il proprietario dei rossoneri ha voluto parlare proprio del processo che ha portato RedBird a rilevare le quote societarie nel 2022.

“Elliott ha fatto un lavoro fenomenale fra il 2018 e il 2022 per risanare il club” ha dichiarato Cardinale, “Il Milan era indebitato, il proprietario precedente aveva creato un buco nell’acqua. Elliott ha escusso il pegno e ha rilevato il club. Negli Stati Uniti mi dicevano che sarei stato un pazzo se avessi deciso di investire in Italia, ma l’incontro con Paul e Gordon Singer mi ha fatto cambiare idea”.

Cardinale: “Abbiamo acquistato il 100% del Milan”

La questione relativa all’acquisizione del Milan è ora oggetto di indagine. “Possediamo il 100% con un vendor loan” ha specificato Cardinale, aggiungendo anche: “Lo abbiamo pagato a un prezzo equo visti gli altri prezzi che circolano. Quando l’abbiamo comprato, il Milan era sotto il flusso di cassa positivo. Ora è decisamente positivo”.

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Cardinale, il punto sul Milan – Getty Images, calcioinpillole.com

Sul momento dell’acquisto: “È stata la cosa più dura della mia vita ma anche la migliore. Dovevo soddisfare un mio bisogno imprenditoriale, ho trovato un punto di svolta che non avrei mai pensato di trovare nel 2000-2001, lo sport è stato un vuoto d’aria nel quale sono decollato. Ora la sfida è mantenere questa situazione perché tutti hanno scoperto lo sport”.

Sullo stadio e sui diritti tv

Cardinale ha poi toccato altri due temi fondamentali, ossia lo stadio e i diritti tv: “Sarà il primo impianto costruito in Italia dal 2011. Sullo stile americano, da 70mila posti. Porteremo eventi dal vivo e un campus di intrattenimento per Milano. E dovremo trovare un modo per cristallizzare il valore”.

E conclude: “Il Milan è uno dei primi quattro brand calcistici a livello mondiale. Con l’abbattimento delle barriere dovuto allo streaming i ragazzi di oggi conoscono tutti e non solo la Premier League. Ho ricevuto più commenti da persone residenti negli Stati Uniti che in Europa quando abbiamo comprato il Milan. In Europa non c’è molta concorrenza nel mercato dei diritti tv, saranno una evoluzione”.