Milan, Ibrahimovic: “Fiducioso per il futuro. Su San Siro…”

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Calciomercato Milan, suggestione a centrocampo: Ibra vuole lui - Getty Images, calcioinpillole.com

La nuova veste di dirigente del Milan piace a Ibrahimovic: ecco le sue parole fra futuro, stadio e Cardinale.

La stagione 2022-23 è stata l’ultima da calciatore per Zlatan Ibrahimovic. A quasi 42 anni ha appeso gli scarpini al chiodo, salutando il pubblico di San Siro nella serata di Milan-Verona. Poi l’inizio della nuova vita da dirigente, fra la proposta di Gerry Cardinale e il ruolo molto delicato fra campo e scrivania in una annata piena di alti e bassi.

Lo svedese è stato ospite al Business of Football Summit, evento organizzato a Londra dal Financial Times, in cui ha fatto il quadro della situazione. Il suo compito e le sue motivazioni, ma anche il futuro del Milan fra campo e nuovo stadio.

Ibrahimovic nella nuova veste di dirigente del Milan: “Ho tanto da imparare”

Ibrahimovic ha voluto fare un punto della situazione da quando ha lasciato il calcio giocato al termine della scorsa stagione per intraprendere il percorso da dirigente: “Ho ancora tanto da imparare. Voglio andare dentro il business dello sport. Voglio fare la differenza, non voglio fare cose normali. E con Cardinale posso crescere”.

Sulla sua scelta: “Ho incontrato Cardinale tre mesi dopo aver smesso di giocare, mi ha fatto un’offerta che non potevo rifiutare. Mi ha dato una opportunità in un mondo che non era il mio. Parto da zero, è tutto nuovo per me. Ma non ho paura, mi piacciono le sfide. Il segreto del successo è il duro lavoro. Sono concentrato solo sul Milan”.

Il ruolo ora è ben diverso: “C’è grande rispetto con i ragazzi che pochi mesi fa erano miei compagni di squadra. Bisogna prendere decisioni non facili e non fare l’amico, ma scegliere cosa è meglio per il club. Sono fiducioso per il futuro, abbiamo una squadra giovane e bella”.

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Ibra sulla questione stadio: “Vogliamo essere noi i proprietari”

Ovviamente impossibile non parlare della questione stadio. Partendo dalla situazione in Serie A: “C’è ancora molto gap con gli altri campionati, a partire dal budget. Serve qualcosa di nuovo. E con lo stadio Gerry darà ai tifosi quello di cui hanno bisogno”.

E aggiunge: “Non mi mancherà San Siro, sarò io a mancare a lui. Ho grandi ricordi in quello stadio storico, ma tutto ha un nuovo inizio. Il Milan non è padrone di San Siro, ma vuole esserlo del nuovo stadio per fare qualcosa di incredibile. E tutti i giocatori vorranno giocarci”.