Milan-Inter: tra gol, fischi e provocazioni è Calhanoglu l’uomo derby

È stato in ballottaggio con Vidal per giorni, poi Calhanoglu ha giocato, e non ha di certo deluso le aspettative. Il turco dal sangue gelido ha dimostrato carattere, sfrontatezza e coraggio, segnando un gol su calcio di rigore, decisivo per il pareggio nerazzurro. Hakan si è procurato il rigore, e senza paura ha chiesto il permesso a Lautaro per calciarlo. Penality calciato e rete segnata, per non parlare della provocazione pesante nei confronti della sua ex tifoseria. La sua esultanza con le mani alle orecchie sotto la curva sud rossonera non è piaciuta a tifosi ed ex compagni, che non si sono trattenuti dal farglielo notare con la loro rabbia.

Calhanoglu, al di là delle polemiche, si è ripreso in mano l’Inter con carisma e qualità. Dopo un inizio di stagione zoppicante, tra alti e bassi, ha dimostrato di poter essere fondamentale in mezzo al campo. Il turco ha giocato una delle sue migliori partite con la maglia dell’Inter. Sempre nel vivo della manovra nerazzurra, ha sbagliato pochissimi appoggi e si è proposto spesso in avanti; per non parlare del rigore procurato e segnato col sangue glaciale, come già detto prima.

La carica di San Siro lo avrà motivato, i fischi e gli insulti dall’ingresso in campo fino all’uscita lo hanno caricato, e Calhanoglu ha trasformato la rabbia in rivincita personale, con un pizzico di follia. Il posto lasciato vuoto da Eriksen non è ancora pienamente colmato, ma Hakan sta facendo di tutto per non far sentire la sua mancanza. A piccoli passi, con impegno e dedizione sta alzando i giri del suo motore. Da questo gol fondamentale in un match come il derby potrebbe rinascere la stagione di Calhanoglu. Solo il tempo potrà dirlo. “Chi vivrà, vedrà”.