Milan, Maldini: “Dobbiamo essere orgogliosi di questo percorso”

Milan Maldini

(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Tottenham-Milan inizierà alle 21:10 e complice il ritardo il direttore tecnico rossonero Paolo Maldini ha rilasciato alcune dichiarazioni a Prime Video. Da calciatore ha vissuto innumerevoli serate come questa, ma a Londra sarà la prima volta come dirigente ad assistere al tentativo del passaggio ai quarti di Champions League.

(Photo by Clive Rose/Getty Images)

Le parole di Maldini prima di Tottenham-Milan

“La nostra storia è pesante. Un club ambizioso e importante. Sappiamo che giocare in uno stadio importante, ma giocare a San Siro e con la maglia rossonera è un peso enorme. Siamo pronti ad entrare tra le prime otto? C’è da sfruttare un’occasione, ce l’abbiamo. Siamo lì stabili? Sicuramente no, questo è chiarissimo. Dobbiamo essere orgogliosi di essere qua a giocarcela. Opportunità ci saranno senza dubbio.”

“Le difficoltà sono date dai loro giocatori naturalmente, dall’ambiente e dal tipo di partita. L’insieme è difficile, ma stimolante. In queste partite provi la tenuta dei tuoi giocatori.”

“Finisce una stagione, sei secondo, inizia una nuova stagione dopo il Mondiale e parti bene con la Salernitana, molto bene con la Roma, poi prendi due gol negli ultimi cinque minuti e lì cambia tutto. La stabilità della squadra può avere dei rimbalzi. Il mister ha tentato di sistemare le cose pensando innanzitutto a non prendere gol perchè ad ogni azione lo prendevamo, a gennaio abbiamo preso decine di gol. Poi da lì ripartire con i concetti che ci hanno portato qui, quindi essere aggressivi e cercare di giocare.”

L’idea di cercare compattezza in un momento difficile è logica. Lo puoi fare con una difesa a 5 o a 4, con un centrocampista in più. Il mio ruolo mi impone di parlare con l’allenatore, ovviamente le decisioni e le idee sono sue. Poi si discute su tante cose. Quello che si chiede è di essere ambizioso e coraggioso anche nelle difficoltà. Non abbiamo il livello per stare lì ad aspettare.”

“Dobbiamo pensare da dove siamo partiti e con quali mezzi siamo arrivati qua. Dobbiamo essere orgogliosi di questo percorso. Siamo arrivati qua avendo vinto qualcosa di inaspettato che ha alzato l’asticella. Saremo sempre competitivi per vincere? Forse no, ma dobbiamo essere contenti di dove siamo.”

La scelta di escludere Ibrahimovic è stata presa con l’allenatore. Lui si è allenato poco prima dell’andata con il Tottenham, quindi era una decisione difficile. Abbiamo parlato con lui e ha capito che non conosceva ancora in quali condizioni fosse.”