Come ogni vittoria pesante e storica che porta ad un incontenibile gioia a chi riesce a fare risultato, dall’altro lato un KO come quello subito dal Milan ieri nel Derby contro l’Inter lascia ovviamente strascichi duri da digerire. I rossoneri non hanno offerto una prova degna contro gli avversari nerazzurri, ma più che i giocatori sul banco degli imputati ci deve finire l’allenatore del Milan Stefano Pioli.
Il tecnico dei rossoneri ha perso l’ennesimo Derby contro Simone Inzaghi, il quinto di fila tra tutte le competizioni ed è uscito perdente in tutte le sfide giocate nel 2023 contro l’Inter, subendo uno score poco invidiabile di 12-1 complessivo tra gol subiti e gol fatti.
Una brutta sconfitta che dovrà per forza di cose spingere il Milan ad alcune riflessioni sulla propria guida tecnica. In estate la società si è mossa con intelligenza sul mercato, integrando nella rosa del Diavolo giocatori forti e sistemando le lacune che la squadra aveva palesato nella scorsa stagione.
Ora il Milan ha un 11 altamente competitivo in tutti i reparti e anche i ricambi dalla panchina (soprattutto in attacco) danno varietà e soluzioni di livello a partita in corso.
Nulla da togliere alla straordinaria prova dell’Inter, ma probabilmente questo Milan anche nella versione peggiore vista ieri a San Siro non è squadra da subire 5 gol dalla formazione di Inzaghi.
Il problema è non è un problema nato ieri sta allora nel manico. Il Milan nell’ultimo triennio è cresciuto tantissimo, sia a livello societario che in campo ottenendo il ritorno in Champions League e tornando a vincere lo Scudetto, un merito che non cancellerà il contributo di Pioli alla causa rossonera.
Ma l’idea è che da tempo (almeno dalla passata stagione) il Milan non sia più alla portata del tecnico di Parma e che i rossoneri si stiano sviluppando oltre alle capacità dell’allenatore arrivato il 9 ottobre 2019 sulla panchina del Milan.
Pioli non può avere alibi di rosa quest’anno dopo il lavoro sul mercato e ieri non ha dimostrato di meritarsi un posto di tale prestigio, consegnandosi anche arrogantemente (come simboleggiato dalle poco “lucide” dichiarazioni nel post partita) all’Inter commettendo gli stessi errori tattici e di approccio.
Un Derby così arrendevole nello spirito dove l’Inter e il suo collega Inzaghi hanno fatto nuovamente quello che hanno voluto deve presentare il conto a Pioli, che probabilmente ha raggiunto il suo massimo ma che al Milan attuale non può più bastare.