Serie A
Milan, Pioli: “Non penso che il ritiro possa cambiare il risultato del derby”
Il Milan di Pioli ha subito una lezione severissima dal Sassuolo a San Siro perdendo per 2-5. Per i rossoneri è la seconda sconfitta di fila in campionato con un totale di nove gol al passivo. Al termine del match il tecnico Stefano Pioli ha rilasciato alcune dichiarazioni a Dazn.
(Photo by Marco Luzzani/Getty Images)
Le parole di Pioli dopo Milan-Sassuolo
“Chiaro che dopo la Roma ci siamo bloccati e le cose non funzionano più. Facciamo fatica nelle difficoltà e a livello tattico. Dobbiamo lavorare in tante situazioni.”
“Ero convinto nell’intervallo che si potesse riprendere. Davamo la sensazione di essere pericolosi nonostante i tre gol subiti. Subire il rigore subito fa diventare tutto più difficile. Dobbiamo fare qualcosa di diverso e questo tocca a me. Le ultime prestazioni sono state troppo al di sotto delle nostre possibilità. Tutto quello che ha funzionato negli ultimi due anni ora sta facendo fatica a funzionare. Bisogna lavorare credendo in quello che facciamo. Questi momenti si superano solo se lavoriamo insieme e compatti.”
“Sul ritiro saranno decisioni che prenderò capendo anche le situazioni dei giocatori. Non penso che si vincerà o non si vincerà il derby se dovessimo o non dovessimo andare in ritiro. Ascolterò le sensazioni dei calciatori poi prenderemo le decisioni per preparare una partita molto importante. Non mi piace chiedere scusa ai tifosi perchè oggi nessuno voleva perdere così. Le ultime prestazioni non ci rendono felici e dobbiamo reagire. Se per questo servirà stare più insieme lo faremo. Dovremo metterci lì con la testa e con il cuore per centrare il nostro obiettivo che è entrare sicuramente nei primi quattro posti, fare dei buoni ottavi di Champions. Ci vuole tanta concentrazione per i prossimi impegni.”
“Quando ho fatto le scelte ritenevo fossero quelle giuste, troppo facile parlare dopo.”
“Veniamo da tre settimane pesanti e per noi era stata una liberazione il gol di Giroud, poi ce l’hanno annullato. Nell’intervallo eravamo sicuri di poter riprendere la partita, poi una disattenzione e gol. Non siamo supereroi, ora non sta funzionando niente. Il mio compito è sistemare le cose. Solo lavorando insieme e credendo nelle nostre capacità si può fare, magari anche cambiando qualcosa dal punto di vista tattico. Ci faremo trovare pronti. Siamo delusi dai nostri risultati perchè conosciamo le nostre capacità. Possiamo riprenderci.”
“Da due anni un periodo così difficile non l’abbiamo mai vissuto. Questa sconfitta riconduce a quella di Bergamo, ma quella ci ha permesso di ripartire. Sono momenti che nessuno vorrebbe vivere, ma dobbiamo superarlo. Dobbiamo mettere in campo prestazioni dal punto di vista tattico-mentale superiori”
Serie A
Roma, Abraham operato al ginocchio: lunghissimi i tempi di recupero
La stagione con la maglia della Roma per Tammy Abraham si è concluso come peggio non si poteva. Prima la Finale di Europa League persa ai calci di rigore contro il Siviglia e poi il bruttissimo infortunio rimediato nell’ultima partita di Serie A contro lo Spezia. Il centravanti nella gara contro i liguri si è procurato la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Il giocatore è stato operato nella giornata odierna a Londra e il club giallorosso ha diramato un comunicato ufficiale sulle sue condizioni.
Roma, Abraham operato al ginocchio: il comunicato
“Tammy Abraham è stato sottoposto in data odierna a intervento chirurgico al ginocchio sinistro per la ricostruzione del legamento crociato anteriore. L’intervento, effettuato dal dottor Andy Williams presso il Cromwell Hospital di Londra, alla presenza del responsabile sanitario dell’AS Roma, dottor Massimo Manara, è terminato con successo. Il calciatore resterà nella clinica londinese per alcuni giorni e inizierà a breve il ciclo di riabilitazione stabilito dallo staff medico del Club. Forza Tammy!”
Sono lunghissimi i tempi di recupero previsti. Abraham non sarà in campo nella prima parte della prossima stagione. Per lui sono previsti 8-9 mesi di stop. Potrebbe rientrare tra la fine di marzo e l’inizio di aprile del 2024.
Serie A
Milan, ufficiale: dopo Maldini via anche Massara
Continua la rivoluzione in casa Milan. Il club rossonero dopo aver mandato via Paolo Maldini, pochi minuti fa ha annunciato ufficialmente l’addio anche al direttore sportivo Frederic Massara. L’annuncio è arrivato con un breve comunicato pubblicato sul sito internet dei rossoneri e sui profili social. Massara arrivò al Milan nell’estate del 2019 ed insieme a Maldini è riuscito a costruire la squadra che prima è tornata a giocare la Champions League e poi addirittura a vincere lo Scudetto nella stagione 2021/22.
Milan-Massara è addio: il comunicato
“AC Milan annuncia che Frederic Massara conclude il suo incarico nel Club. Ringraziamo Ricky per il suo contributo al progetto di crescita del Milan in questi anni”.
Serie A
Milan, squadra e tifosi delusi: Cardinale gioca la carta Ibrahimovic
L’addio di Maldini e Massara al Milan ha lasciato una ferita aperta. Tifosi e giocatori sono pervasi dalla frustrazione. L’arrivo in dirigenza di Ibrahimovic potrebbe sistemare le cose? L’ipotesi è concreta
Quanto accaduto nelle ultime 48 ore al mondo Milan è da considerarsi clamoroso. Gerry Cardinale ha deciso di riformare la dirigenza rossonera, e dunque di licenziare Paolo Maldini e Frederic Massara. Per il primo, ormai ex Direttore Tecnico, è già arrivato il comunicato ufficiale. Per il secondo, direttore sportivo, l’annuncio è atteso in giornata. Ma la strada per il futuro sembra ormai tracciata. La proprietà americana ha deciso di riformulare ruoli e compiti. Al momento, non è previsto l’inserimento di nuove figure, ma il tutto potrebbe cambiare presto.
Milan, l’ambiente è deluso: Cardinale gioca la carta Ibrahimovic? (Getty Images) – calcioinpillole.com
La nuova struttura dirigenziale del club rossonero vedrà il proprietario Gerry Cardinale essere più presente a Milano, l’AD Giorgio Furlani gestire le trattative di mercato, con Geoffrey Moncada e l’allenatore Stefano Pioli ad avere maggiore voce in capitolo e nella scelta dei profili. In tutto ciò sarà fondamentale l’utilizzo dei dati, strategia moderna che Cardinale ha già sperimentato con il Tolosa. Tutto abbastanza chiaro, ma inevitabilmente qualcosa si è rotto a Milanello dopo il licenziamento di Maldini e Massara.
I giocatori, in primis, hanno in un certo qual senso espresso il loro dissenso sui social, postando diverse foto in compagnia dell’ormai ex duo dirigenziale. Si era creato un rapporto simbiotico e familiare tra i rossoneri, Paolo e Frederic. Secondo diverse fonti, si rischia una spaccatura totale tra società e spogliatoio. Per recuperare al guaio, Cardinale potrebbe inserire in dirigenza una figura estremamente carismatica.
Milan, addio a Maldini: Ibra il sostituto?
Secondo quanto riporta il Giornale nella sua edizione odierna, Zlatan Ibrahimovic rappresenterebbe la soluzione alla situazione di instabilità che si sta vivendo a Milanello. Lo svedese ha dato l’addio al calcio soltanto domenica sera, tra le lacrime generali di tifosi e compagni di squadra, ormai ex. “E’ un addio al calcio, ma non a voi” aveva pronunciato al microfono dinnanzi ad un San Siro straziato. Un segnale che potrebbe aprire ad una carriera da dirigente nel club rossonero? E’ presto per pensare a tali scenari, ma con la delusione recata dall’addio di Paolo Maldini, la carta Ibrahimovic potrebbe essere una soluzione per Gerry Cardinale.
Milan, l’ambiente è deluso: Cardinale gioca la carta Ibrahimovic? (Getty Images) – calcioinpillole.com
L’ambiente rossonero, fatto di tifosi e giocatori, sta soffrendo maledettamente il licenziamento di quello che era stato il perfetto collante tra società e spogliatoio. Maldini non era solo un dirigente, ma quella figura di estrema fiducia capace di dialogare coi giocatori, di comprendere emozioni e sensazioni dei più giovani e di avere anche un ruolo fascinoso nelle trattative di mercato. Ebbene, il Giornale ipotizza l’arrivo di Ibrahimovic in dirigenza per prendere il posto di Paolo Maldini.
D’altronde, chi meglio di lui potrebbe svolgere i medesimi compiti? Zlatan rappresenterebbe il collegamento tra il vecchio e il nuovo Milan, un simbolo di incontro tra il campo, la società e i tifosi. Ancora, però, non c’è alcunché di concreto. Il club rossonero e i suoi assetti sono in fase di evoluzione.
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