Monza, Galliani su Stroppa: “Se non arrivano i risultati…”

L’amministratore delegato del Monza Adriano Galliani spiega i motivi dell’esonero di Giovanni Stroppa. E rilascia dichiarazioni importanti su Raffaele Palladino, nominato successore sulla panchina dei brianzoli, durante la presentazione del nuovo tecnico.

Monza, Galliani: “Abbiamo contattato anche altri allenatori, Palladino come Sacchi”

Giovanni Stroppa non è più l’allenatore del Monza. La dirigenza ha deciso di esonerare colui che ha portato la società per la prima volta in Serie A. Adriano Galliani spiega questa decisione in conferenza stampa, presentando Raffaele Palladino: “Stroppa ci ha portato in A, gli do un abbraccio“. E aggiunge, raccontando il momento: “mi ha fatto una domanda legittima, cioè ‘perché mi esonerate?’ Il calcio è questo gli ho risposto, quando non arrivano i risultati si può esonerare un tecnico. Inutile fare discorsi etici, siamo ultimi e abbiamo cambiato guida tecnica“.

Al suo posto, una scelta inaspettata: “Abbiamo scelto Raffaele Palladino e non è un traghettatore, è l’allenatore del futuro“. E svela: “Abbiamo pensato a lungo col presidente Berlusconi su cosa fare, abbiamo contattato altri allenatori, poi però abbiamo scelto Palladino. Siamo convinti che possa fare bene“. Con un paragone importante: “Venendo qua mi ha chiamato Sacchi: ho letto di scelta coraggiosa, ma lo avete fatto anche con me. Abbiamo portato al Milan un allenatore che non era stato un grande giocatore e che non aveva mai allenato in serie A. La paragonerei molto alla scelta di Sacchi“.

La prossima è con la Juventus: “Nel vecchio calcio si diceva che dopo un torto ti facevano un favore. Non ci credevo in quel momento, figuriamoci ora. Il VAR ha ridotto di parecchio gli errori, la tecnologia va utilizzata, lo fanno tutti gli sport. Il Monza non dice nulla sugli arbitri, non mi voglio unire al coro di chi protesta: Monza-Juventus non risentirà minimamente del fatto che Candreva abbia tenuto in gioco o meno Bonucci“.

Palladino aggiunge: “Gasperini per me è un maestro, sono riuscito da giocatore ad arrivare in nazionale. Mi ha insegnato calcio. Oltre a lui ho avuto bravissimi allenatori, ho cercato di prendere il buono da tutti“.