Mourinho in lacrime: “Oggi abbiamo scritto la storia”

Roma De Paul

(Photo by Alex Pantling/Getty Images)

La Roma di José Mourinho ha vinto la Conference League. I giallorossi nella Finale di Tirana hanno battuto per 1-0 il Feyenoord grazie ad un gol di Zaniolo. I capitolini hanno vinto così il primo trofeo europeo della loro storia. Al termine della gara ai microfoni di Sky Sport si è presentato il tecnico portoghese visibilmente commosso. Ecco le sue dichiarazioni.

Mourinho
(Photo by Alex Pantling/Getty Images)

Mourinho: “Resto al 100% anche nella prossima stagione”

“Ci sono tante cose che passano nella mia testa in questo momento”.

“In campionato abbiamo fatto il nostro dovere qualificandoci per l’Europa League. Al termine della gara contro il Torino negli spogliatoi ai ragazzi ho detto che avevamo fatto il nostro lavoro. Poi ho aggiunto che stasera bisognava fare la storia. Ci siamo riusciti”.

“Abbiamo avuto subito la sensazione che questa competizione poteva regalarci una grande gioia. Andando avanti abbiamo preso sempre più consapevolezza. Questo percorso ci è sicuramente costato qualche punto in campionato ma la gioia di stasera ripaga tutto. In semifinale abbiamo affrontato il Leicester che è una squadra di Premier League, stasera un ottimo Feyenoord. I ragazzi hanno meritato la vittoria”.

“Sono felice per la gente romanista. Per la famiglia giallorossa che non ci ha mai fatto mancare il sostegno. La mia dedica è per loro”.

“La mia carriera parla chiaro. Sono orgoglioso di quello che sono riuscito a fare perché l’ho fatto in piazze come quella del Porto, dell’Inter e della Roma che non vincevano da tanto tempo. Un conto è avere l’obbligo di vincere, un altro è raggiungere risultati che resteranno per sempre. Mi hanno detto che insieme a Trapattoni e Ferguson sono l’allenatore che è riuscito a vincere una competizione Uefa in tre decenni diversi, ciò mi fa sentire un pò vecchio ma mi riempie d’orgoglio”.

“Mi sento romanista, così come mi sono legato al Porto, al Chelsea, all’Inter e al Real Madrid. È il mio modo di lavorare. Mi piace la connessione totale con la gente della squadra dove alleno e poi mi sento uno di loro per sempre”.

“L’anno prossimo resto al 100% anche se escono alcune voci io resto qua. Parlerò con la famiglia Friedkin che è gente seria ed onesta. Bisogna programmare bene il nostro futuro perché se facciamo le cose fatte bene io ho la sensazione che questo sarà solo un punto di partenza e non di arrivo”.