Mourinho: “Non potrei mai allenare Milan o Lazio, ma non è mancanza di rispetto”

Alla vigilia della partita contro il Milan, l’allenatore della Roma, José Mourinho, ha parlato in conferenza stampa per presentare la sfida in programma a San Siro alle 18:30.

“Sento che sto facendo un grande lavoro qui. Per fare la storia, per lasciare un segno, bisogna vincere trofei che in questo momento non abbiamo. Sono solo sei mesi, ma siamo lontani da questo.

Allenare altri club? Siamo professionisti, dire che non possiamo farlo è un rischio. Ci sono alcuni che tu puoi dire di no. Non lo dici per mancanza di rispetto nei confronti degli altri club, ma per il tipo di storia tra quelli precedenti e quelli in cui dovresti andare. Dopo il 2010 il primo club non fu la Roma, ma non potevo accettare quest’altro. Non potrei mai allenare la Lazio: non è mancanza di rispetto, ho sempre avuto un rapporto positivo, ma sarebbe impossibile. Per loro sarebbe la stessa cosa. Non ho mai avuto problemi con il Milan, ad esempio, ma ci sono club che tu non puoi allenare.

Vaccini? Sono cose private, sono cose che i giocatori hanno richiesto per proteggere la propria privacy. Le regole sono regole, la legge è la legge, se il governo italiano decide va rispettato. Se un giocatore non è vaccinato, noi vogliamo che rispetta la legge, ma non penso avremo problemi interni.

Maitland-Nites? Non mi sento di parlarne, perché nessuno mi ha detto che è ufficiale il suo arrivo. In questo momento non lo è, sono felice di parlarne quando lo sarà. E’ cresciuto nell’Arsenal quando io ero in Premier, lo conosco bene.

Mercato? Il nostro profilo è conosciuto, non sarà simile a quello dell’Atalanta o Fiorentina che prendono a 20-25 milioni. Dobbiamo cercare con qualche giocatore in prestito di portare equilibrio nella rosa. Ad esempio Kardsorp ha giocato sempre, ma quando non lo ha fatto per squalifica eravamo squilibrati, non eravamo una squadra. Lì come terzino di destra, abbiamo veramente bisogno. Thiago Pinto e la società stanno lavorando per cercare un profilo di giocatore che possa venire in prestito.

Pellegrini titolare? Ha recuperato bene, grazie ai fisioterapisti non ha avuto le stesse vacanze degli altri ed è andato forte. Dal 30 che siamo arrivati tutti, ha lavorato normale. Può giocare, non credo tutta la partita. Sarebbe meglio domenica, ma domani può iniziare titolare. Il problema che non mi piace è non avere opzioni, quindi averne di co-esistenza è buono per noi.

Partite falsate per il Covid? Non mi piace vederla in questo modo. Quando una squadra ha 3-4 infortuni di giocatori importanti, cosa che succede spesso, il risultato non è falsato. La Roma che gioca con il Napoli o la Lazio o Spezia, se non gioca Pellegrini, Smalling, Pellegrini o Zaniolo, il risultato non è falsato. Ci sono delle regole, se una squadra non ha un portiere per giocare sarebbe un’ingiustizia. Ma se ci sono un minimo di giocatori che deve essere disponibile si deve giocare. A noi quando ci manca un giocatore è un problema, ma non è falsata la partita. Mi dispiace per i tifosi perché doveva esserci il 75% ed invece ci sarà solo il 50%.

Abraham come Ibrahimovic? Tammy sta ancora costruendo la propria storia. Lasciamolo tranquillo, non facciamo paragoni. Zlatan ha una storia diversa”.