Napoli, è già Conte Mania: come cambierebbe la squadra

Napoli Conte

(Photo by Adrian Dennis, Onefootball.com)

Il Napoli è pronto al cambio di panchina con l’ormai certo esonero di Rudi Garcia e il sempre più probabile arrivo di Antonio Conte sulla panchina dei partenopei. Come cambierebbe l’11 di partenza della squadra in caso di arrivo del tecnico italiano. 

Sono ore decisive queste per il Napoli, con ambiente e tifosi che attendono una rivoluzione che pare ormai imminente. L’attuale allenatore del Napoli Rudi Garcia è ad un passo dall’esonero, e al suo posto sta crescendo sempre di più l’ipotesi di un arrivo di Antonio Conte sulla panchina dei Campioni d’Italia in carica.

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(Photo by Adrian Dennis, Onefootball.com)

Napoli, il club si prepara a Conte e alle sue idee: ancora 4-3-3 o rivoluzione del 3-5-2?

In attesa di uno sviluppo che a meno di clamorosi (ma a questo punto davvero improbabili) colpi di scena dovrebbe verificarsi a breve, il Napoli è pronto a dire addio alla deludente esperienza di Rudi Garcia per accogliere Antonio Conte.

Il tecnico italiano ex Juventus ed Inter tornerebbe in Serie A a distanza di oltre due anni, dopo il suo addio ai nerazzurri pochi giorni dopo la vittoria dello Scudetto 2020/2021.

Conte è uno dei tecnici più riconoscibili nel panorama europeo, non solo per il suo carattere forte da Sergente di Ferro e la sua voglia di spingere al massimo i propri giocatori ma anche per le sue idee tattiche.

La base del suo gioco è caratterizzata dall’utilizzo della difesa a 3, principalmente con il modulo 3-5-2 (lo schema che gli ha permesso l’incetta di Scudetti con la Juve e il successo con l’Inter), ma anche provando derivazioni di questo modulo base come il 3-4-3 (usato al Chelsea, vincitore della Premier League 2016/2017) e con risultati più deludenti al Tottenha, con il 3-4-2-1.

La possibile rivoluzione di Conte: tenere il 4-3-3 o passare alla difesa a 3?

Attualmente il Napoli gioca con un 4-3-3, costruzione tattica derivata dal lavoro di Luciano Spalletti e che Garcia in questi due mesi non ha toccato. Uno dei temi più d’interesse è certamente quello di capire se Conte varerà subito una rivoluzione o manterrà lo status quo.

Sicuramente il mantenimento del 4-3-3 non toglierebbe certezze alla squadra in un momento delicato, con Conte che dovrebbe solo lavorare sull’aspetto mentale di un gruppo attualmente col morale basso e che non crede nelle proprie potenzialità e che non sembra più la schiacciasassi della scorsa annata.

Ma se Conte vorrà invece optare su un cambio radicale ed immediato, il lavoro sarà parecchio. La rosa del Napoli non è infatti costruita per un 3-5-2 e il tecnico italiano dovrà inventarsi qualche soluzione.

Partendo dalla difesa la batteria dei centrali non è di altissimo livello con Rrahmani, Juan Jesus, Ostigard e Natan e anche numericamente per giocare a tre ne mancherebbe almeno uno.

Una variante tattica potrebbe essere l’abbassamento a terzo centrale di Di Lorenzo, ma poi verrebbe a mancare la fase di spinta come quinto di destra del Capitano Azzurro. A sinistra le alternative Mario Rui e Olivera, non sembrano i profili di esterni preferiti da Conte, anche se l’uruguaiano per atletismo potrebbe farsi valere.

A centrocampo la rosa del Napoli è ampia e come trio della mediana Conte potrebbe anche non toccare il terzetto di titolarissimi composto da Zielinski, Lobotka e Anguissa. Tre giocatori che si completano a vicenda e che darebbero quel mix di tecnica, corsa e fisico richiesto dall’allenatore italiano.

Il capitolo attacco sembra quello più interessante dove Conte potrebbe sbizzarrirsi. Il reparto offensivo del Napoli è larghissimo con tantissime soluzioni diverse. In caso di un 3-5-2 classico, Conte opterebbe ovviamente per Osimhen come riferimento centrale (un po’ quello che fu per lui Lukaku all’Inter), magari adattando Kvaratskhelia come seconda punta sfruttando la rapidità e la tecnica del georgiano.

In questo nuovo modulo però potrebbero avere spazio i più adatti Giacomo Raspadori (seconda punta pura) o anche Giovanni Simeone, per costruire una coppia di peso con Osimhen.

Da valutare anche l’utilizzo di un 3-4-2-1 più offensivo, magari con l’avanzamento di Zielinski sulla trequarti in coppia con uno tra i tanti offensivi del Napoli a giocarsi un posto come Kvaratskhelia, Politano, il neo arrivato Lindstrom e anche il duttile Elmas.

Le due formazioni

Col 3-5-2: Meret, Juan Jesus, Rrahmani, Natan, Di Lorenzo, Anguissa, Lobotka, Zielinski, Olivera, Kvaratskhelia/Raspadori/Simeone, Osimhen. 

col 3-4-2-1: Meret, Juan Jesus, Rrahmani, Natan, Di Lorenzo, Anguissa, Lobotka, Zielinski, Lindstrom/Politano, Osimhen.