Napoli, il calendario in aiuto di Gattuso per la corsa Champions

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Photo Alessandro Garofalo/LaPresse

Il pareggio di ieri, per tempistiche e modi, è arrivato come una doccia gelata. Su una squadra, il Napoli, lanciatissima verso il quarto posto, anche grazie al crollo verticale di Juventus e Milan degli ultimi tempi. Di fronte, del resto, c’era un Cagliari bisognoso di punti salvezza, che ha avuto il merito di vendere cara la pelle e di crederci fino in fondo. Cosa che non sembra aver fatto Gattuso, che ha il demerito di aver rinunciato troppo presto ad un costruttore di gioco come Fabian Ruiz per Bakayoko. A difesa di un 1-0 striminzito, firmato da Osimhen, in stato di grazia. E anche lui fuori a 15 minuti dalla fine, nella ormai consueta staffetta con Mertens (questa volta doverosa, visto l’ennesimo infortunio patito dal nigeriano). Il Napoli, così, perde peso davanti, e il Cagliari guadagna metri e coraggio, fino alla rete di Nandez.

Da un certo punto di vista è stata una partita che ha ricalcato alla perfezione l’andamento di questa stagione. Il Napoli, dopo le certezze ritrovate nelle ultime settimane, torna a vedere gli spettri di una stagione sempre sul filo della sufficienza. Se riuscirà ad arrivare tra le prime quattro il campionato dei partenopei avrà un volto, ed un voto, in caso contrario, sarà un mezzo fallimento. La classifica, dopo le partite del weekend che ha regalato matematicamente lo scudetto all’Inter, è ancora più corta e serrata in zona Champions. Le vittorie di Milan, Juventus e Lazio potrebbero, potenzialmente, racchiudere cinque squadre in soli due punti. Tra i 69 di Atalanta, Juventus e Milan, ed i 67 del Napoli (e teoricamente della Lazio), si decidono le tre che parteciperanno alla prossima Champions League.

Il Napoli, in questa meravigliosa bagarre per cuori forti, ha in mano il proprio destino, perché di fronte ha un calendario, almeno sulla carta, piuttosto semplice. L’unico vero ostacolo, in effetti, sarà la prossima partita, conto uno Spezia risucchiato da una sanguinosa lotta per non retrocede. Il Cagliari, in questo senso, deve servire da monito: la squadra di Gattuso è decisamente più forte, ma le partite durano fino al 95′, e difendere il vantaggio minimo non è mai una buona idea. Specie contro la squadra di Italiano, rivelazione, a prescindere dalla classifica finale, di questa stagione. Nelle ultime tre, Udinese, Fiorentina e Verona, che non hanno molto da chiedere alla classifica. A meno che la Viola non decida di “suicidarsi” nelle prossime giornate, potrebbero spalancare le porte per la Champions League. Lasciando a Milan, Atalanta e Juventus il piacere degli scontri diretti che faranno perdere punti a tutte e tre.