Napoli-Inter, le chiavi tattiche della Finale: Mazzarri vs Inzaghi

Napoli Inter

(Photo by Filippo Monteforte, Gettyimages) calcioinpillole.com

Napoli Inter – Stasera alle 20:00 all’Al Awwal Stadium di Riyad il Napoli e l’Inter si affrontano nella Finale della Supercoppa Italiana, nella prima edizione costruita tramite Final Four. I partenopei Campioni d’Italia in carica per risollevare una stagione altalenante, i nerazzurri per il terzo sigillo di fila e per acquistare ancora più fiducia.

Poco più di 7 ore e poi sarà tempo di NapoliInter, Finale della Supercoppa Italiana 2024. Primo trofeo stagionale in palio e a giocarselo saranno come da tradizione i detentori dello Scudetto e quelli della Coppa Italia, dopo aver superato rispettivamente la Fiorentina e Lazio nelle due semifinali col medesimo punteggio di 3-0.

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Napoli-Inter, oggi la Finale. Mazzarri potrà fermare la macchina perfetta di Inzaghi? I nerazzurri dominano a centrocampo, i partenopei devono sfruttare il talento offensivo

Due partite molto diverse tra loro. Il Napoli si è presentato contro i Viola con un nuovo vestito tattico, abbandonando il 4-3-3 e schierandosi con un 3-4-3 tanto caro a Walter Mazzarri. Il Napoli è apparso più solido in difesa e con cinismo è riuscito a punire per tre volte la squadra toscana grazie a Simeone e alla doppietta di Zerbin.

Tutt’altro discorso per l’Inter, che nella sua semifinale ha letteralmente triturato la Lazio. Una prova di forza espressa con un gioco di altissima qualità che non ha lasciato scampo ai biancocelesti. Il risultato è stato di 3-0 ma il passivo poteva essere anche maggiore per quanto creato dai nerazzurri.

A valutare le due prove in semifinale, addetti ai lavori e appassionati danno la formazione di Inzaghi nettamente avanti per la vittoria questa sera. Ma va ricordato che in una Finale i valori quasi si azzerano e in una partita secca tutto può capitare.

Difficile poi agrapparsi in paragoni avendo come riferimento lo scontro diretto in campionato di inizio dicembre, con l’Inter vittoriosa al San Paolo per 0-3. Una partita dove il Napoli aveva anche giocato bene, ma è stata severamente punita da alcuni errori in fase difensiva che hanno portato alla sconfitta.

Napoli, Mazzarri ripropone il 3-4-3 per fermare la “straripante” Inter

Partendo proprio dal Napoli, il tecnico Walter Mazzarri pare intenzionato a confermare il 3-4-3 visto contro la Fiorentina. Il test sarà molto più probante perché la capacità di fare male dell’Inter è superiore a quella dei Viola, e ne è consapevole lo stesso tecnico che ha definito in conferenza i nerazzurri come “Straripanti” nel match contro la Lazio.

Le difficoltà di un modulo ancora tutto da digerire soprattutto nei meccanismi difensivi potrebbe essere il principale ostacolo per il Napoli contro l’Inter, con il terzetto composto da Di Lorenzo, Rrahmani e Juan Jesus che non dovrà sbagliare nulla individualmente e coralmente per limitare Lautaro Martinez e Thuram.

La linea a quattro di centrocampo è probabilmente attesa da una gara più di copertura che di costruzione. Il trio nerazzurro composto da Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan è apparso in gran spolvero contro la Lazio e Lobotka e Cajuste dovranno essere una cerniera mediana quasi perfetta per provare a togliere un po’ di possesso palla agli avversari.

Fondamentali saranno anche i duelli sulla fascia. Se a sinistra Mario Rui dovrà essere guardingo nello stoppare più che le avanzate del suo dirimpettaio Darmian, le connessioni tra Barella e Thuram da quella parte, a destra Mazzocchi ha gamba e velocità per creare problemi a Dimarco e tentare di associarsi bene con Politano, che potrebbe creare non pochi problemi ad Acerbi (schierato da quella parte causa assenza di Bastoni).

Il Napoli poi molto si dovrà attendere da Kvaratskhelia. Il georgiano non ha brillato contro la Fiorentina e stasera dovrà far ricedere puntando e superando un cliente complicato come Pavard.

Inzaghi non cambia a parte Bastoni. Se gioca come con la Lazio è uno spettacolo, ma attenzione alle individualità dei partenopei

Lato Inter ci sono molte più certezze. Un 3-5-2 ormai super collaudato e un identità chiara e definita da tempo. L’assenza di Bastoni (leggero affaticamento muscolare per lui), toglie parecchio nella prima costruzione dal basso interista. Al suo posto come detto ci sarà Acerbi, un difensore di tutt’altre caratteristiche e meno bravo tecnicamente del compagno.

Ma comunque la prova dei nerazzurri contro la Lazio ha impressionato tutti e se l’11 di Inzaghi dovesse replicare la qualità e la velocità del gioco vista contro i biancocelesti, per il Napoli potrebbe prospettarsi una serata difficile con l’Inter che potrebbe approfittare delle incertezze tattiche dovute al nuovo modulo avversario.

Inzaghi proverà a dominare la partita a centrocampo con il suo trio di mediana delle meraviglie che vorrà sfruttare la superiorità numerica in mezzo e che assieme alla spinta di Dimarco a sinistra  rappresenta un potenziale offensivo di grande valore.

Interessante sarà capire se anche contro il Napoli, l’Inter opterà per un 3-5-1-1 mascherato con Lautaro Martinez come cucitore di gioco offensivo alle spalle di Thuram, più libero di attaccare la difesa avversaria.

I valori e le possiiblità dell’Inter sono più dei pericoli, ma i nerazzurri non dovranno sottovalutare soprattutto il talento offensivo del Napoli. Come detto Acerbi potrebbe andare in grossa difficoltà contro Politano, dove il mismatch di velocità è evidente e anche Pavard non dovrà sbagliare sui dribbling di Kvaratskhelia. Cosi come de Vrij, che dovrà duellare con un attaccanta atipico e rapido come Simeone.

Infine le risorse in panchina. Se si valuta gli 11 titolari che partiranno dall’inizio l’Inter ha probabilmente qualcosa in più. Ma se si guarda alle risorse in panchina, Mazzarri potrebbe tirare fuori carte intriganti come Raspadori, Lindstrom e i nuovi arrivati Traoré e Ngonge per rafforzare l’attacco. Scelte che il collega nerazzurro ha in misura nettamente minore per svoltare la partita.