Napoli, Koulibaly: “Qui amano gli stranieri, mai avuti problemi”

Napoli Koulibaly Barcellona

(Photo by ALBERTO PIZZOLI/AFP via Getty Images)

Il difensore del Napoli, Kalidou Koulibaly, ha parlato di razzismo e della sue esperienza nella città campana in un’intervista rilasciata a Onze Mondial. Ecco le sue parole, riportate da TMW.

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Napoli, le parole di Koulibaly a Onze Mondial

Sul razzismo
“Se incontrassi una persona razzista proverei a ragionare con lui – dice il difensore del Napoli – poi, se vedessi che è una causa persa, gli direi di andare per la sua strada e io per la mia. Sono dell’idea che bisogna cercare di capire le persone e portare amore. Sono stato educato così, sono fatto così. Amo tutti, sono tollerante con tutti. Alla fine ognuno fa quel che vuole, ma il razzismo è un flagello e va combattuto. Oggi sta diventando un tabù, mi infastidisce.”

Sulle varie forme di razzismo
“Per il colore della pelle, ma anche per la terra da cui si proviene, giusto per fare un esempio. Invece le persone devono capire che siamo tutti uguali, siamo tutti essere umani. Sono le personalità e il carattere che differenziano le persone tra loro, non altre cose. Sapete perché mi piace Napoli? Perché la gente è tollerante, ama davvero gli stranieri. Sono arrivato come ‘persona di colore’, ma non ho mai avuto problemi, la gente mi ammira e qui sono molto popolare. E li amo anch’io”.

Milik dice che sei il miglior difensore al mondo…
“Non sono d’accordo con nessuno quando si dice questo. Le persone hanno la loro opinione, io provo a dare il massimo in campo e fare il mio lavoro al meglio, cercando di essere uno dei migliori difensori al mondo. Le parole di Arek su di me mi hanno reso felice. Lui è un attaccante di qualità e sapevo che avrebbe fatto bene al Marsiglia. Ho avuto la fortuna di giocare con un grande attaccante come lui. Alcuni sono rimasti sorpresi per i gol fatti a Marsiglia, ma io lo sapevo perché è un centravanti completo. Sa attaccare, difendere, segna da destra, da sinistra, di testa. In allenamento ci sfidavamo continuamente”.