Il Napoli dopo aver creato tante occasioni tra andata e ritorno, segna troppo tardi e saluta il sogno semifinale. Gli azzurri hanno creato molto più del Milan ma quando si sbagliano troppi gol davanti alla porta, per certi versi l’eliminazione è anche giusta. Napoli-Milan è nuovamente la partita dei portieri e dell’equilibrio difensivo, così come una settimana fa. Al San Siro il confronto tra i due estremi difensori lo vinse il francese. Difficile quantificare quanto Meret avesse potuto fare in più, ma il posizionamento sul mancino di Bennacer può considerarsi rivedibile. Prestazione eccellente, invece, di Mike Maignan che respinse i tentativi del Napoli dalla distanza. Questa sera al Maradona Mike si è confermato il “fenomeno” che tutti abbiamo imparato a conoscere. Difficile da superare tra i pali e regista aggiunto nelle ripartenze del Milan.

Portieri protagonisti: Meret “successore” di Dudek

Un grande merito, però, va anche al collega avversario Alex Meret. Il portiere italiano ha restituito una speranza ai suoi compagni, parando il rigore ad Olivier Giroud.Poteva sembrare un segno del destino, ma così non estato. Gli azzurri peccano d’inesperienza e subiscono tre dei sei gol nelle ultime, compreso il campionato, quasi allo stesso modo. La speranza aperta dal friulano viene chiusa definitivamente da un Napoli confuso e dal rigore sbagliato da Kvaratskhelia. Il georgiano, tra andata e ritorno, non esce molto bene dal duello con Calabria, essendo chiuso costantemente anche grazie ai raddoppi di marcatura. Il tap-in sbagliato a San Siro prima e il rigore poi, pesano come un macigno sull’eliminazione finale. Inutile il gol di Osimhen nel finale, quando ormai i conti sono già fatti. In una serata amara, secondo i dati OPTA Meret rispolvera una statistica rimasta intatta per molto tempo. Il numero uno azzurro è il primo portiere a parare un rigore in Champions League contro il Milan dai tempi di Jerzy Dudek su Shevchenko nel 2005.