Napoli, Spalletti: “Salah e Kvaratskhelia fanno giocate geniali”

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Il tecnico del Napoli Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match di Anfield contro il Liverpool. I partenopei arrivano da una cavalcata trionfale in Champions League con un filotto di cinque vittorie in altrettante partite. Per conquistare il primo posto, agli azzurri basterà non perdere con più di tre gol di scarto grazie al 4-0 del Maradona.

 

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Le dichiarazioni di Spalletti dopo i complimenti di Klopp al Napoli

Su Salah e Kvaratskhelia: “Sono due calciatori che in modi diversi riescono a fare queste giocate geniali, perché di questo si parla. Li puoi giocare qualsiasi palla semplice addosso e loro riescono a trasformarla in occasione per la squadra. Hanno questa facilità di puntare e saltare l’avversario, di accarezzare la palla mentre vanno a duemila orari e fare un ribaltamento d’azione. Tutti e due sono molto convinti delle loro potenzialità, nell’essere così semplici, così bravi ragazzi, così disponibili ad aiutare sempre tutti. Effettivamente sono due che possono metterci del loro.”

Sui complimenti di Klopp: “Mi sembra di aver letto che ha detto anche che non pensano a vincere 4-0… Penso che l’abbia detto seriamente. Se l’ha detto seriamente che non può vincere 4-0 se vuole ne parliamo. I complimenti eccessivi a volte servono a metterti lassù per poi poterne ascoltare il tonfo. Quando invece ci sono delle critiche, se fatte in maniera corretta ci si trova sempre gli spunti per migliorare e vedere se la critica è corretta o no. Se invece l’ha detto in maniera un po’ differente… Intanto lui ha fatto le ultime due finali di Champions, per cui è più bravo di tutti, lui e la sua squadra. Poi si accorgerà, quando allenerà il Napoli, che ‘cca nisciuno è fess.”

Riguardo il momento del Liverpool: “Intanto il Liverpool è una squadra in gran salute, non facciamoci ingannare dal risultato dell’ultima partita, che io ho visto tutta e bene e anche quelle precedenti. Io lo trovo il Liverpool di sempre. Poi è chiaro che se sbagliano dieci gol davanti al portiere e per casualità girano storti tutti gli episodi, come nella loro ultima partita, può essere messo in discussione un risultato. Io ai miei calciatori permetterò e sarò disponibile affinché perdano ogni pallone, ma non sarò permissivo sul fatto di non giocare i palloni che gli capiteranno tra i piedi. Va fatta una partita corretta, tranquilla, dal punto di vista delle intenzioni. Ci saranno dei momenti in cui dovremo essere bravi a sopportare la loro qualità e la loro velocità nel proporre calcio. Anche questo fatto di andare da una parte a un’altra ti porta a sbandare. Ogni qualvolta che sarà riconquistata la palla voglio vedere le stesse intenzioni, perché questo sarà il nostro possibile biglietto per uscire da questa partita in maniera corretta.”

Sulla differenza tra Premier League e Serie A: “Se puoi spendere più soldi è chiaro che sia più facile. Ma se sei organizzato bene ci sono altre possibilità di portare i risultati a casa, come ha fatto il Napoli quest’anno prendendo calciatori che possono fare la differenza e possono diventare top player, come quelli più pagati. Noi siamo nelle condizioni di poter crescere ulteriormente, però sono stati presi dei calciatori di qualità all’inizio da parte della società.”

Sulla crescita di Lozano: “E’ merito delle qualità che ha, perché è un bravo ragazzo e un calciatore top. Ma il Napoli è una squadra che si trova a perfezione, in cui tutti aiutano tutti e tutti vanno nella stessa direzione. Questo permette di dare qualcosa in più individualmente.”

Sul modello Liverpool: “Sarebbe stata dura pensare di venire a giocare qui nella nostra situazione attuale, avendo nel girone i numeri uno al mondo. Ma questo significa che c’è sempre possibilità di trovare soluzioni, lavorando. Non lo so se noi assomigliamo al Liverpool, sicuramente però vorremmo fare questo. Allenatori come me, quando si parla a Coverciano, spesso vengono portati davanti alle qualità. Le squadre come Liverpool, Manchester City, Chelsea… Qui ci sono i calciatori migliori del mondo, qui in Premier League, e tutti noi siamo venuti a prenderci delle giocate.”