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Serie A

Napoli, Spalletti: “Sosta ideale per noi, su Demme abbiamo le idee chiare”

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Stramaccioni Spalletti

Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, ha presentato in conferenza stampa l’amichevole di domani contro il Crystal Palace. Di seguito le sue dichiarazioni riprese da TMW.

Napoli, la conferenza di Spalletti

Napoli Spalletti

(Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Domani sarà un test più importante visto il valore dell’avversario? Ci saranno altre novità?
“E’ stato un buon test anche contro l’Antalya, è stato piacevole incontrare Sahin, come professionista e come persona, l’ho trovato umile e normale e lui riesce a trasferire le qualità ai giocatori e per noi è stato un buon test essendo il primo di questa pausa. La partita è stata fatta bene, anche nelle novità ho visto interesse e qualità. Ovviamente il Crystal Palace è di un livello superiore, sulla carta, ma siamo già ad un buon punto di quello che volevamo acchiappare in questo break e pure di là c’è un mostro sacro come Vieira, poteva essere la completezza del nostro centrocampo, lui da solo faceva Zielinski, Anguissa, Lobotka, dalla panchina era una roba impossibile, avrà trasferito il suo carattere e poi il calcio inglese ha un livello… Zaha è un attaccante imprevedibile, forte, Doucoure a centrocampo lo ricorda un po’, affrontiamo un test importante e proveremo qualcosa, sfrutteremo il periodo per mettere dentro cose nuove. All’inizio avevamo giocatori nuovi, c’era da ripetere, ora possiamo aggiungere cose nuove”.

Come stanno Demme, Sirigu e Rrahmani che hanno svolto lavoro personalizzato?
“Sirigu sta facendo un programma che prevedeva poi valutazioni step by step e siamo contenti del livello che ha raggiunto, quando rientrerà farà poi allenamenti, così come Rrahmani che ha sfruttato questa pausa per rimettere dentro lavoro a secco e poi inizierà col pallone a Napoli, Demme ha questo affaticamento ma senza lesione e sta fuori a scopo precauzionale domani”.

Un bilancio di questo ritiro in Turchia? E sulla sosta: lei le conosce bene per gli anni in Russia.
“Io conosco solo un modo di misurare la giornata, se sono soddisfatto del lavoro svolto. Si va alla ricerca delle cose che ci mancano perché poi l’unica che non abbiamo è quella che ci rovina tutto ciò che abbiamo, il tempo è stato usato benissimo, abbiamo trovato il massimo della disponibilità da chi lavora, non ci sono stati grossi infortuni, abbiamo lavorato su quello che volevamo approfondire e domani valuteremo se il lavoro sarà stato svolto bene o no e siamo soddisfatto del periodo qui, un posto ideale per un break. Chi dice che era meglio non fare il break perché stavamo andando bene… io dico che invece necessitavamo di un momento così perché la squadra necessitava di tirare il fiato dopo una partenza così. Sarebbe accaduto comunque con qualche pareggio, invece ora ripartiremo, scomoda di più chi aveva trovato la quadra nell’ultimo periodo. Ora si va con fiducia ad iniziare e ci saranno altre amichevoli”.

Sul confronto con Montella e Pirlo.
“I complimenti vanno fatti a loro, venire ad allenare in un campionato come quello turco, di livello, in cui devi entrarci dentro, interpretarlo dentro e fuori dal campo, serve umiltà ed è importante. Per me è stato bello conoscere Pirlo, quel campione lì, che deve sviluppare un nuovo ruolo, mi hanno parlato anche di alcuni calciatori molto forti qui e che si trovano bene, felici di trovarsi qui. Montella lo conosco meglio perché l’ho allenato e sfidato, gli auguro di vederli anche in Italia in grandi squadre, lo hanno già fatto con grande successo. L’unica cosa che mi dispiace è non aver abbracciato Terim, non può allontanarsi ora dalla famiglia e gli auguro di risolvere i problemi che ha, ma quando ha saputo della nostra presenza qui mi ha scritto ed era felicissimo di ospitarci nelle sue terre. Mi ha mandato anche un regalo con un biglietto e gli auguro di tornare prima possibile”.

Quando riavrà tutti a disposizione?
“Si fa +15 dall’uscita del mondiale e si capisce quando saranno a disposizione, si danno due settimane di pausa e poi si alleneranno”.

Le condizioni di Sirigu rassicurano per il resto della stagione?
“Ci dà tranquillità il fatto che si sta allenando bene, poi se verranno fuori altri problemi delle valutazioni verranno fatte ma se le cose scorreranno normalmente noi siamo tranquilli”.

Spalletti parla di mercato e del futuro di Kim

Kim

(Photo by Andreas SOLARO / AFP) (Photo by ANDREAS SOLARO/AFP via Getty Images)

A gennaio si aspetta qualche novità?
“Noi siamo a posto così, ci sentiamo tranquilli e non vogliamo avvenga niente, nè in entrata nè in uscita, poi se qualcuno ha la necessità di giocare di più perché effettivamente Demme ha giocato meno delle potenzialità che ha… però ha avuto anche un infortunio, ma se vuole giocare cercheremo poi di restare così lo stesso perché ho altri giocatori per poter sopperire numericamente alla sua assenza. Poi ci sarà il mercato che nello scorrere può mettere a disposizione cose, ma non è nei nostri pensieri. Noi siamo contenti di Demme, preferiamo che resti qui, per il resto è lui che decide”.

Sul mercato ed alcuni rumors su talenti turchi:
“Noi abbiamo Giuntoli, è lui che vede le situazioni per essere pronto. Noi siamo tranquilli, finiremo con questa rosa qui. Siamo felici di avere questi professionisti. Il ds forte, come il calciatore forte, sa già dove andare: è probabile abbia già dei nomi sul proprio taccuino in vista della prossima stagione”.

Su Kim ci sono rumors di club più blasonati.
“Ci sono probabilmente società che hanno più blasone come storia, ma meno blasone di passione, quando uno va in contatto con la passione dei napoletani diventa dura il confronto anche con club di campionati più importanti come quello della Premier. Non credo possa lasciare il Napoli, si trova così bene in città ed è così adatto al nostro modo di essere con la sua esecutività e tranquillità e mi sembra sia proprio nel posto giusto per lui”.

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Roma, Abraham operato al ginocchio: lunghissimi i tempi di recupero

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tempi di recupero Abraham

La stagione con la maglia della Roma per Tammy Abraham si è concluso come peggio non si poteva. Prima la Finale di Europa League persa ai calci di rigore contro il Siviglia e poi il bruttissimo infortunio rimediato nell’ultima partita di Serie A contro lo Spezia. Il centravanti nella gara contro i liguri si è procurato la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Il giocatore è stato operato nella giornata odierna a Londra e il club giallorosso ha diramato un comunicato ufficiale sulle sue condizioni.

Roma, Abraham operato al ginocchio: il comunicato

“Tammy Abraham è stato sottoposto in data odierna a intervento chirurgico al ginocchio sinistro per la ricostruzione del legamento crociato anteriore. L’intervento, effettuato dal dottor Andy Williams presso il Cromwell Hospital di Londra, alla presenza del responsabile sanitario dell’AS Roma, dottor Massimo Manara, è terminato con successo. Il calciatore resterà nella clinica londinese per alcuni giorni e inizierà a breve il ciclo di riabilitazione stabilito dallo staff medico del Club. Forza Tammy!”

Sono lunghissimi i tempi di recupero previsti. Abraham non sarà in campo nella prima parte della prossima stagione. Per lui sono previsti 8-9 mesi di stop. Potrebbe rientrare tra la fine di marzo e l’inizio di aprile del 2024.

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Milan, ufficiale: dopo Maldini via anche Massara

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Milan Massara

Continua la rivoluzione in casa Milan. Il club rossonero dopo aver mandato via Paolo Maldini, pochi minuti fa ha annunciato ufficialmente l’addio anche al direttore sportivo Frederic Massara. L’annuncio è arrivato con un breve comunicato pubblicato sul sito internet dei rossoneri e sui profili social. Massara arrivò al Milan nell’estate del 2019 ed insieme a Maldini è riuscito a costruire la squadra che prima è tornata a giocare la Champions League e poi addirittura a vincere lo Scudetto nella stagione 2021/22.

Milan-Massara è addio: il comunicato

“AC Milan annuncia che Frederic Massara conclude il suo incarico nel Club. Ringraziamo Ricky per il suo contributo al progetto di crescita del Milan in questi anni”.

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Milan, squadra e tifosi delusi: Cardinale gioca la carta Ibrahimovic

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Ibrahimovic nuovo dirigente Milan

L’addio di Maldini e Massara al Milan ha lasciato una ferita aperta. Tifosi e giocatori sono pervasi dalla frustrazione. L’arrivo in dirigenza di Ibrahimovic potrebbe sistemare le cose? L’ipotesi è concreta

Quanto accaduto nelle ultime 48 ore al mondo Milan è da considerarsi clamoroso. Gerry Cardinale ha deciso di riformare la dirigenza rossonera, e dunque di licenziare Paolo Maldini e Frederic Massara. Per il primo, ormai ex Direttore Tecnico, è già arrivato il comunicato ufficiale. Per il secondo, direttore sportivo, l’annuncio è atteso in giornata. Ma la strada per il futuro sembra ormai tracciata. La proprietà americana ha deciso di riformulare ruoli e compiti. Al momento, non è previsto l’inserimento di nuove figure, ma il tutto potrebbe cambiare presto.

Ibrahimovic nuovo dirigente Milan

Milan, l’ambiente è deluso: Cardinale gioca la carta Ibrahimovic? (Getty Images) – calcioinpillole.com

La nuova struttura dirigenziale del club rossonero vedrà il proprietario Gerry Cardinale essere più presente a Milano, l’AD Giorgio Furlani gestire le trattative di mercato, con Geoffrey Moncada e l’allenatore Stefano Pioli ad avere maggiore voce in capitolo e nella scelta dei profili. In tutto ciò sarà fondamentale l’utilizzo dei dati, strategia moderna che Cardinale ha già sperimentato con il Tolosa. Tutto abbastanza chiaro, ma inevitabilmente qualcosa si è rotto a Milanello dopo il licenziamento di Maldini e Massara.

I giocatori, in primis, hanno in un certo qual senso espresso il loro dissenso sui social, postando diverse foto in compagnia dell’ormai ex duo dirigenziale. Si era creato un rapporto simbiotico e familiare tra i rossoneri, Paolo e Frederic. Secondo diverse fonti, si rischia una spaccatura totale tra società e spogliatoio. Per recuperare al guaio, Cardinale potrebbe inserire in dirigenza una figura estremamente carismatica.

Milan, addio a Maldini: Ibra il sostituto?

Secondo quanto riporta il Giornale nella sua edizione odierna, Zlatan Ibrahimovic rappresenterebbe la soluzione alla situazione di instabilità che si sta vivendo a Milanello. Lo svedese ha dato l’addio al calcio soltanto domenica sera, tra le lacrime generali di tifosi e compagni di squadra, ormai ex. “E’ un addio al calcio, ma non a voi” aveva pronunciato al microfono dinnanzi ad un San Siro straziato. Un segnale che potrebbe aprire ad una carriera da dirigente nel club rossonero? E’ presto per pensare a tali scenari, ma con la delusione recata dall’addio di Paolo Maldini, la carta Ibrahimovic potrebbe essere una soluzione per Gerry Cardinale. 

Ibrahimovic nuovo dirigente Milan

Milan, l’ambiente è deluso: Cardinale gioca la carta Ibrahimovic? (Getty Images) – calcioinpillole.com

L’ambiente rossonero, fatto di tifosi e giocatori, sta soffrendo maledettamente il licenziamento di quello che era stato il perfetto collante tra società e spogliatoio. Maldini non era solo un dirigente, ma quella figura di estrema fiducia capace di dialogare coi giocatori, di comprendere emozioni e sensazioni dei più giovani e di avere anche un ruolo fascinoso nelle trattative di mercato. Ebbene, il Giornale ipotizza l’arrivo di Ibrahimovic in dirigenza per prendere il posto di Paolo Maldini.

D’altronde, chi meglio di lui potrebbe svolgere i medesimi compiti? Zlatan rappresenterebbe il collegamento tra il vecchio e il nuovo Milan, un simbolo di incontro tra il campo, la società e i tifosi. Ancora, però, non c’è alcunché di concreto. Il club rossonero e i suoi assetti sono in fase di evoluzione.

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