Nati Oggi: Cristian Brocchi, il motorino di scorta del Milan

Christian Brocchi

(Photo credit should read FILIPPO MONTEFORTE/AFP via Getty Images)

Il 30 gennaio 1976, a Milano, nasce Cristian Brocchi.

La carriera di Brocchi

Cresce nelle giovanili del Milan, prima di approdare al grande calcio con la maglia della Pro Sesto. Nel 1995 esordisce in serie C1, e dopo una stagione in C2 passa al Lumezzane. Nel 1998 lo acquista il Verona di Cesare Prandelli, e in Veneto disputa un ottimo campionato, riportando l’Hellas in Serie A. Dove, l’anno successiva, gli scaligeri conquistano una comoda salvezza, chiudendo al nono posto. Cristian Brocchi, motore del centrocampo con la capacità di inserirsi e segnare, è uno dei migliori, e su di lui si fa viva l’Inter di Ronaldo e Vieri.

Nel 2000, così, passa in nerazzurro, dove gioca pochissimo, anche a causa di un’operazione alla schiena che lo tiene a lungo lontano dal campo. Alla fine del campionato, così, l’Inter decide di venderlo al Milan, in cambio di Guglielminpietro. Per Cristian Brocchi è un ritorno a casa, ma trovare spazio nei rossoneri non è facile. Per Carlo Ancelotti è la riserva di Pirlo, Seedorf e Gattuso, dopo quattro stagioni, nonostante una Champions League e uno scudetto, decide di cambiare. Accetta l’offerta della Fiorentina, guidata dal suo mentore Prandelli. Dei viola è un perno, gioca praticamente sempre e conquista il quarto posto, cancellato da Calciopoli.

Al termine della stagione, un po’ a sorpresa, Cristian Brocchi torna al Milan, e nonostante la concorrenza si ritaglia uno spazio importante. In due anni le presenze sono 74, vince un’altra Champions League e si guadagna anche la convocazione in Nazionale. Nel 2008 passa alla Lazio, dove rimarrà fino al 2013: in biancoceleste vince due Coppe Italia e una Supercoppa Italia. A mettere fine alla sua carriera è un brutto fallo di Matuzalem, in un Genoa-Lazio del febbraio 2013, da cui non si riprenderà più. Appesi gli scarpini al chiodo, inizia la carriera di allenatore.