Nati Oggi: Francisco Gento, una carriera nel Real Madrid

(Photo by Keystone/Hulton Archive/Getty Images)

Nessuno, in carriera, ha vinto tanto quanto Francisco Gento López. Nasce il 21 ottobre 1933 a Guarnizo, a due passi da Santander, ma lega tutta la sua carriera alla maglia del Real Madrid. Che, nel 1952, lo acquista proprio dal Racing Santander, con cui Gento era cresciuto ed aveva esordito nel massimo campionato spagnolo.

Dei Blancos, diventa una pedina fondamentale: è l’ala sinistra, velocissima, capace di innescare Ferenc Puskàs e Alfredo Di Stefano, sfornando assist e reti a profusione. All’epoca, il Real Madrid è il padrone assoluto del calcio europei, tanto da vincere le prime cinque Coppe dei Campioni della storia, tra il 1956 e il 1960. Sempre con Gento in campo, come nella sesta, arrivata al termine della stagione 1965/1966. In tutto, fanno sei Coppe dei Campioni, un record ancora imbattuto.

Un dominio che, ovviamente, è ancora più evidente in Liga, dove il Real Madrid si impone, negli anni di Gento, per ben 12 volte tra il 1954 e il 1969. Anche in questo caso, un record. Alla fine della sua lunghissima carriera, nel 1971, Gento avrà collezionato, con la maglia dei Blancos – di cui è stato capitano dal 1966 – 602 presenze totali, condite da 182 reti.

Con la nazionale spagnola, con cui ha giocato due Mondiali, quello del 1962 e quello del 1966, è sceso in campo 43 volte, vivendo però la delusione più grande della sua carriera. Quando, nel 1964, la Spagna ospita l’Europeo, il ct delle Furie Rosse, Villalonga, decide di escludere i campioni del Real Madrid: Puskas, Di Stefano, Gento e Del Sol. Scelta criticatissima all’epoca, ma vincente: la Spagna in finale supera 2-1 l’Unione Sovietica, e vince per la prima volta la rassegna continentale. Senza Gento, anche lui sacrificato sull’altare del gruppo.